Cibo non tracciato e mal conservato: maxi-sequestri a Trionfale

25 marzo 2024 | 12:29
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Cibo non tracciato e mal conservato: maxi-sequestri a Trionfale

Blitz dei carabinieri nel quartiere: 2 arresti e 5 denunce. I dettagli

Roma, 25 marzo 2024 – I carabinieri della Compagnia di Roma Trionfale, con il supporto dei Carabinieri del N.A.S. e del N.I.L., hanno effettuato un’ampia attività di controllo del territorio finalizzato alla prevenzione e alla repressione della criminalità diffusa nel quartiere Trionfale.

I Carabinieri delle Stazioni di Roma Ottavia e di Roma Flaminia hanno arrestato due cittadini romani, un uomo di 41 anni e una donna di 27 anni, destinatari entrambi di un ordine di custodia in carcere. I Carabinieri della Stazione di Roma Tomba di Nerone hanno denunciato alla Procura della Repubblica due uomini stranieri, di 27 e 46 anni, per essere stati trovati al di fuori dalle loro abitazioni senza giustificato motivo, essendo soggetti sottoposti alla misura di pubblica sicurezza della sorveglianza speciale.

In piazza Bainsizza, i Carabinieri della Stazione di Roma Trionfale hanno denunciato una donna originaria della Bulgaria, senza fissa dimora, per aver imbrattato con un pennarello acrilico la fontana monumentale della piazza, mentre un cittadino tunisino è stato denunciato dopo essere stato trovato in possesso di oltre 50 grammi di hashish. Durante un controllo alla circolazione stradale, i Carabinieri della Stazione di Roma Medaglie d’oro hanno denunciato un automobilista originario del Kosovo poiché è stato fermato a bordo del veicolo in possesso di arnesi atti allo scasso.

Durante un controllo ad alcune attività commerciali, sulla Cassia Veientana, i Carabinieri della Stazione di Roma Tomba di Nerone, con l’ausilio dei Carabinieri del N.A.S. e del N.I.L. hanno sequestrato oltre 8 kg di alimenti e 30 litri di bevande non tracciati e mal conservati, contestando anche inadeguatezze strutturali sanzionando il titolare con una multa di 6000 euro.

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio

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