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Regione Lazio, al via la definizione di una rete sanitaria per la gestione delle donne affette da endometriosi

25 marzo 2024 | 18:07
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Regione Lazio, al via la definizione di una rete sanitaria per la gestione delle donne affette da endometriosi

Dott. Massimo Catalucci: “Un progetto iniziato ad Ardea il 31 marzo 2023 e che he ha trovato nel Consigliere Regionale Marika Rotondi il referente istituzionale capace di tramutarlo in realtà”

Ardea, 25 marzo 2024 – “Era il 31 marzo del 2023 quando ad Ardea, la nostra Associazione “Gruppo Sociale Difesa Valori e Diritti 4.0”, ha tenuto il primo convegno di un progetto itinerante sull’endometriosi che si prefiggeva di recepire quanto descritto dal Parlamento Europeo nel “Written Declaration on Endometriosis”, in ragione della prima azione da svolgere che riguarda la divulgazione della corretta informazione su larga scala alla collettività, di una patologia infausta, difficile da diagnosticare, cronica e invalidante, che prende il nome di Endometriosi”. Lo dichiara in un Comunicato Stampa il dott. Massimo Catalucci, presidente dell’Associazione “Gruppo Sociale Difesa Valori e Diritti 4.0”

“E dopo dodici mesi di duro lavoro in sinergia con le istituzioni centrali e locali, – prosegue il dott. Catalucci – sabato 23 marzo, ad Ardea, in occasione della Marcia Solidale e di un Convegno realizzati per la ricorrenza della giornata sull’endometriosi, dalla diretta voce del Consigliere Regionale Marika Rotondi, è stato dato un annuncio pubblico che le donne affette da questa patologia attendono da decenni: la Giunta della Regione Lazio, con atto n. G03215/2024 su proposta n. 10164 del 21/03/2024, ha “istituito un Gruppo di Lavoro per la definizione della Rete Regionale per la gestione della paziente affetta da endometriosi”.

L’endometriosi, come più volte abbiamo detto, è una malattia difficile da diagnosticare, è altresì una patologia benigna ma che crea notevoli disagi, limitazioni e invalidità alla donna che ne è colpita e per le sue caratteristiche complesse, non può essere determinata una cura standard ma ogni singolo caso va valutato di volta in volta e preparata una terapia specifica e misurata alla paziente cui dovrà essere somministrata. E’ anche definita una patologia sociale, perché condiziona negativamente la qualità della vita delle donne che ne soffrono. Va da sé che la paziente avrà necessità di essere assistita, dalle fasi iniziali fino alla diagnosi e successivamente nell’applicazione della terapia più idonea al suo caso, così come l’eventuale intervento chirurgico, da un’equipe di specialisti.

Questo è un grande traguardo di cui noi del “Gruppo Sociale Difesa Valori e Diritti 4.0” andiamo orgogliosi e dimostra come un ente del terzo settore qual è il nostro, se ben strutturato ed organizzato è in grado di raccogliere le istanze dei cittadini, farsene carico e portarle all’attenzione della politica e di chi ci governa, col fine ultimo di perseguirne gli sviluppi fino ad ottenere il risultato sperato. Ed è quello che è accaduto in questi dodici mesi, dal 31 marzo 2023 fino a sabato 23 marzo 2024, quando abbiamo potuto, finalmente, prendere coscienza che un grande passo in avanti è stato fatto in Regione Lazio per le donne affette da endometriosi”.

“Ora spetta alla commissione di professionisti costituitasi dare seguito alla realizzazione di una rete socio sanitaria – prosegue – dove le donne affette da endometriosi potranno accedervi attraverso il servizio pubblico nazionale, per essere accolte, ascoltate, orientate per essere visitate e trattate clinicamente, soggettivamente.

E’ stato bello, altresì, vedere il 23 marzo scorso la presenza dei rappresentanti e volontari delle associazioni no- profit ed enti del terzo settore all’evento sull’endometriosi: su tutte quelle della Croce Rossa Italiana comitato di Ardea, e della Protezione Civile Airone e Humint, che si sono adoperate con i loro volontari per assistere il corteo di persone che ha percorso il tragitto stradale di circa 800 mt della Marcia Solidale che ha aperto la giornata evento; dalle Pro Loco Le Tre Contrade e Tor San Lorenzo, agli Istituti Comprensivi di Ardea III e Ardea I; dall’Associazione Antiviolenza Marielle Franco, all’Associazione Donne Le AlbeRosa; dall’Associazione Rivalutiamo Marina di Ardea, all’Associazione ORA Italia”.

“Un ringraziamento è doveroso al Presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, – conclude il dott. Catalucci – per il patrocinio concesso e all’Amministrazione locale tutta di Ardea, in primis al Presidente del Consiglio Comunale Francesco Giordani che sabato, purtroppo, non ha potuto essere in aula per un problema personale che non gli ha permesso di presiedere l’evento ma che già in passato ci ha fatto sentire la sua vicinanza in questo progetto, confermandoci attraverso un messaggio che ci ha fatto pervenire, che continuerà a sostenerci. Così come il Sindaco Maurizio Cremonini per gli spazi comunali concessi alla nostra Associazione per lo svolgimento degli sportelli di ascolto territoriali; agli assessori: Barbara Assaiante (Politiche Sociali); Massimiliano Orakian (Urbanistica); Fulvio Bardi (SUAP); ai consiglieri Davide Sarrecchia, Alberto Montesi, Veronica Ortolani e Emanuela Micoli.

Ci preme spendere due parole in più per i consiglieri di Ardea, Veronica Ortolani e Emanuela Micoli che per prime hanno creduto nel nostro progetto e si sono adoperate lo scorso anno per far si che il primo convegno sull’endometriosi venisse organizzato proprio qui ad Ardea. Così come è doveroso un ringraziamento a Giovanni Luciani Consigliere del Comune di Zagarolo, ente locale che ha ospitato un nostro convegno lo scorso mese di giugno e che ieri ci ha tenuto a far sentire la sua presenza all’evento da noi organizzato.

Da parte nostra, noi continueremo nel progetto che ci vede concentrati nello sviluppo delle tre azioni primarie fondamentali per combattere l’endometriosi: Informare, formare, orientare – e lo faremo con la nostra squadra di lavoro che vede nel dott. Massimiliano Marziali la nostra punta di diamante in qualità di responsabile scientifico e membro della neocostituita commissione regionale; in Moira Masi, la coordinatrice Regionale del Lazio dei Convegni sull’endometriosi e, soprattutto, i nostri referenti istituzionali, il Senatore Andrea De Priamo e il Consigliere Regionale del Lazio Marika Rotondi, che ci ha permesso di portare a casa un traguardo storico. Ora attendiamo notizie esaltanti anche dalle camere del governo”.

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