Roma, non accetta il licenziamento e appicca l’incendio nell’autorimessa

29 marzo 2024 | 10:12
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Roma, non accetta il licenziamento e appicca l’incendio nell’autorimessa

L’uomo ha dato fuoco al suo posto ex di lavoro dopo minacce ed insulti via sms rivolti al titolare

Roma, 29 marzo 2024 – Gli investigatori della Polizia di Stato del IX Distretto Esposizione hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto un 45enne italiano poiché gravemente indiziato del reato di incendio doloso.

Nello specifico, i poliziotti, durante il consueto servizio di controllo del territorio, su disposizione della Sala Operativa, sono intervenuti in via Castel di Leva per la segnalazione di un incendio che aveva interessato un’autorimessa. Giunti sul posto, gli agenti hanno trovato uno dei soci dell’autorimessa il quale ha riferito che nell’ultimo periodo aveva avuto diversi diverbi con un ex dipendente che lo minacciava e insultava mediante una nota “app di messaggistica” a seguito di licenziamento avvenuto lo scorso mese di gennaio.

Gli investigatori, grazie alla visione delle immagini del sistema di videosorveglianza dell’autorimessa, hanno accertato che, la notte del 22 marzo scorso, un uomo, travisato e con abiti scuri, si era diretto verso una vettura coperta da un telo per poi versare una tanica contenente liquido infiammabile. Dopo pochi istanti, l’uomo ha riposto a terra la tanica per poi prendere un accendino e appiccare l’incendio nella zona in cui aveva versato il liquido. Gli operatori hanno poi ampliato le indagini, visionando altri sistemi di videosorveglianza di alcuni distributori di carburante che vi sono nelle vicinanze, appurando che l’uomo, prima di fare accesso all’autorimessa, si era recato presso un distributore automatico di via Castel di Leva e, dopo aver inserito una banconota da 10 euro, aveva rifornito la tanica.

Da ulteriori accertamenti gli agenti hanno riscontrato che l’uomo aveva utilizzato per tutto il tempo l’auto della propria compagna riconosciuta dal tappo mancante della benzina, che aveva lo stesso colore e gli stessi cerchi delle ruote della macchina vista attraverso le telecamere del sistema di videosorveglianza.

Per tali motivi, gli investigatori hanno rintracciato il 45enne presso la propria abitazione e lo hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto perché gravemente indiziato del reato di incendio doloso. La Procura di Roma ha chiesto ed ottenuto dal Giudice per le Indagini Preliminari la convalida del fermo e l’adozione della custodia cautelare in carcere. L’uomo è stato associato presso la casa circondariale di “Regina Coeli”.

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.

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