Roma, gli rubano lo zaino alla metro “Ottaviano”: coppia di fratelli in manette

30 marzo 2024 | 15:25
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Roma, gli rubano lo zaino alla metro “Ottaviano”: coppia di fratelli in manette
Roma, gli rubano lo zaino alla metro “Ottaviano”: coppia di fratelli in manette
Roma, gli rubano lo zaino alla metro “Ottaviano”: coppia di fratelli in manette

Servizio di controllo straordinario dei carabinieri, in tutta l’area di San Pietro e zone limitrofe

Roma, 30 marzo 2024 – I Carabinieri della Compagnia di Roma San Pietro, con il supporto dei Carabinieri C.I.O. del Reggimento “Lazio”, hanno svolto un servizio di controllo straordinario, mirato al contrasto di ogni forma di illegalità e degrado, volto a garantire maggior sicurezza ai turisti che affollano in questi giorni le strade della Capitale, in virtù delle celebrazioni Pasquali, in tutta l’area di “San Pietro” e zone limitrofe.

Nella circostanza, i Carabinieri hanno arrestato due fratelli romeni di 21 e 23 anni, sorpresi e bloccati sulla scalinata della fermata metropolitana “Ottaviano”, subito dopo aver asportato il contenuto di uno zaino di un cittadino italiano che non si era accorto di nulla. La refurtiva è stata recuperata e restituita alla vittima.
Sempre gli stessi Carabinieri, qualche ora dopo hanno denunciato alla Procura della Repubblica per i Minorenni, due 15enni, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti poiché sorpresi con 21 g di hashish e 45 g di marijuana.
Nel corso dei medesimi controlli sono stati identificati altri due minorenni di 16 e 17 anni, trovati in possesso di modiche dosi di marijuana e hashish e pertanto sono stati segnalati alla Prefettura di Roma, quali assuntori di sostanze stupefacenti.
Sanzionati anche tre cittadini stranieri di età compresa tra 33 e i 40 anni, per l’inosservanza del D.A.C.UR. (Daspo Urbano), con contestuale notifica di ordine di allontanamento per 48 ore dall’area di San Pietro.
Infine, i Carabinieri hanno sorpreso e sanzionato amministrativamente un cittadino originario della Libia, poiché sorpreso in piazza Pio XII (area UNESCO) mentre era intento a promuovere tour turistici e contestualmente sono stati posti sotto sequestro alcuni gadget destinati alla vendita.

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.

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