Malamovida a Roma, stretta pasquale dei vigili: sequestri e patenti ritirate

2 aprile 2024 | 16:32
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Malamovida a Roma, stretta pasquale dei vigili: sequestri e patenti ritirate

Polizia locale al lavoro anche di Pasqua per contrastare malamovida ed abusivismo commerciale

Roma, 2 aprile 2024 – Anche nel fine settimana di Pasqua la polizia locale di Roma Capitale è stata impegnata nei controlli per garantire la sicurezza stradale e contrastare i fenomeni irregolari legati alla malamovida e all’abusivismo commerciale: eseguite più di un migliaio di verifiche. Nel corso degli accertamenti su strada, le pattuglie hanno svolto un’attività mirata a contrasto di condotte pericolose legate alla guida in stato di ebbrezza e all’eccesso di velocità: più di 250 i veicoli controllati, una decina le patenti ritirate per guida sotto effetto di sostanze alcoliche, due i veicoli sequestrati e più di 100 le contestazioni per superamento dei limiti di velocità.

Più di 300 invece gli articoli sequestrati nell’ambito della vigilanza predisposta a contrasto della vendita abusiva di merci sul suolo pubblico nelle zone maggiormente colpite dal fenomeno. I principali interventi hanno riguardato le aree intorno Fontana di Trevi e piazza Navona: sequestrati articoli di bigiotteria, giocattoli, capi di abbigliamento e accessori contraffatti, soprattutto borse, con marchi falsi.

Gli agenti sono stati impegnati anche nei controlli nelle zone movida, tra cui Trastevere, Ponte Milvio, San Lorenzo, vie e piazze del Centro Storico: oltre un centinaio gli illeciti contestati per mancato rispetto delle regole da parte di locali pubblici, esercizi commerciali, tra cui 4 minimarket trovati aperti oltre l’orario consentito. Più di 30 le attività ricettive controllate, con irregolarità riscontrate in 27 strutture: tra i principali illeciti la mancata comunicazione e versamento del contributo di soggiorno, per un totale di quasi 30mila euro, ma anche per anomalie nei titoli autorizzativi e inosservanza delle normative antincendio. Sono 17, invece, le sanzioni per irregolarità nella trattazione di rifiuti urbani.

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.

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