Droga ed esplosivi: arrestati due pusher a Roma

3 aprile 2024 | 10:32
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Droga ed esplosivi: arrestati due pusher a Roma

Al termine delle attività di rito, i due sono stati tratti in arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente

Roma, 3 aprile 2024- Gli Agenti della Polizia di Stato del IV Distretto di P.S. San Basilio hanno arrestato un 50enne ed una 46enne, italiani, poiché gravemente indiziati di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.

In particolare, a seguito di una segnalazione giunta alla Sala Operativa della Questura di Roma, gli investigatori sono intervenuti per la presenza di un pacco contenente materiale esplodente, 10 candelotti del peso di 500 grammi ciascuno, che era in giacenza presso il deposito di una ditta di spedizioni.

I poliziotti, giunti sul posto, hanno effettuato i primi accertamenti constatando la veridicità della nota ricevuta ed immediatamente hanno allertato la Squadra Artificieri della Questura di Roma. Gli operatori della Squadra Artificieri, una volta arrivati, hanno messo in sicurezza l’area procedendo così al sequestro e successivamente al trasporto del materiale presumibilmente esplodente.

Contestualmente, gli agenti del IV Distretto, hanno avviato in modo capillare, una complessa ed articolata attività di indagine, dalle cui risultanze si è riusciti a risalire al destinatario del pacco. Poco dopo, acquisita la notizia, si sono recati presso l’indirizzo indicato dove hanno trovato un uomo e una donna e, dopo aver effettuato perquisizioni domiciliari presso le loro rispettive abitazioni, hanno rinvenuto 5kg di hashish e 800 euro, suddivisi in banconote di vario taglio.

Al termine delle attività di rito, i due sono stati tratti in arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e l’Autorità Giudiziaria ha convalidato l’operato degli agenti. Pertanto, il 50enne è stato condotto presso il carcere di Regina Coeli mentre, la 46enne presso la casa circondariale di Rebibbia femminile.

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio

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