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L’Iran prepara la vendetta contro Israele: “Decideremo come e quando”

6 aprile 2024 | 16:45
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L’Iran prepara la vendetta contro Israele: “Decideremo come e quando”

Dopo l’attacco israeliano contro il consolato iraniano a Damasco, Teheran alza il tiro. E avverte gli Stati Uniti: “Statene fuori”

Teheran, 6 aprile 2024 – L’Iran ha posto tutte le sue forze armate “in massima allerta” dopo aver preso la decisione di “rispondere direttamente” a Israele per l’attacco del primo aprile a Damasco “per creare deterrenza”. Lo riferisce il New York Times, citando due funzionari iraniani che hanno richiesto l’anonimato.
“L’attacco israeliano non rimarrà senza risposta. La vendetta dell’Iran è inevitabile e Teheran deciderà come e quando effettuare l’operazione di rappresaglia“. Lo ha dichiarato il Capo di Stato Maggiore delle Forze Armate iraniane Mohammad Bagheri, citato dall’Irna. “Il recente attacco israeliano alla sede del consolato iraniano nella capitale siriana, Damasco, è una sorta di follia e rappresenta il suicidio del regime sionista”, ha assicurato Bagheri, durante i funerali a Isfahan di uno dei due alti ufficiali uccisi, Mohmmad Reza Zahedi, comandante di un’unità d’élite dei Guardiani responsabile delle operazioni esterne dell’Iran.

“Ci sono 16 morti”

Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani, il bilancio totale del raid è di 16 vittime. Tuttavia, il deputato del Parlamento Hossein Jalali ha dichiarato che la guerra con Israele non è nell’interesse del Paese, poiché Israele cerca di coinvolgere l’Iran in un conflitto diretto. “Tuttavia, continueremo a perseguire la nostra politica di utilizzo dei proxy iraniani nella regione per rispondere a Israele“, ha aggiunto.

Teheran “ha avvertito in un messaggio scritto la leadership americana di non lasciarsi trascinare nella trappola tesa dal premier israeliano Benjamin Netanyahu“, che potrebbe provocare un conflitto diretto tra Stati Uniti e Iran: lo ha scritto ieri sera su X il vice capo dell’ufficio presidenziale iraniano, Mohammad Jamshidi. Il messaggio sottolineava: “State lontani (da Israele, ndr), così non vi farete del male“, ha proseguito Jamshidi, aggiungendo: “In risposta, gli Stati Uniti hanno chiesto a Teheran di non prendere di mira le strutture americane”. La lettera è arrivata dopo che Israele ha attaccato lunedì l’annesso consolare dell’Iran a Damasco, uccidendo sette membri delle Guardie Rivoluzionarie. L’Iran ha accusato gli Stati Uniti di aver avuto un ruolo nell’attacco attraverso il loro sostegno a Israele. Accusa negata da Washington.

Recuperato il cadavere di un ostaggio israeliano

Il corpo di Elad Katzir (47 anni), un ostaggio rapito lo scorso 7 ottobre dalla Jihad islamica nel kibbutz di Nir Oz, è stato recuperato dall’esercito israeliano in un’operazione nella Striscia e riportato in Israele. Lo ha fatto sapere il portavoce militare spiegando che le spoglie di Katzir – “ucciso in cattività dalla Jihad islamica” – sono state recuperate dai soldati la scorsa notte a Khan Yunis, nel sud della Striscia, dopo essere state “localizzate sulla base di intelligence dell’Idf e dello Shin Bet”. Katzir fu rapito insieme alla madre Hanna, poi liberata lo scorso 24 novembre. Il padre Avraham fu ucciso nel kibbutz.

L’esercito e lo Shin Bet hanno annunciato di aver ucciso questa settimana a Gaza Akram Abd Al-Rahman Husein Salamah, “un operativo senior della Sicurezza interna di Hamas”. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui l’operativo “ha ricoperto numerose posizioni chiave nell’organizzazione terroristica, inclusa quella di vice capo del Distretto di Khan Yunis”. “Era responsabile – ha aggiunto – della programmazione e dell’esecuzione di significativi attacchi terroristici in Israele”.

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