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Gli Assistenti bagnanti di Castelporziano: “Non ci riconosciamo nell’Anab. La nostra lotta parte da una decisione collettiva”

7 aprile 2024 | 09:18
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Gli Assistenti bagnanti di Castelporziano: “Non ci riconosciamo nell’Anab. La nostra lotta parte da una decisione collettiva”

Gli assistenti bagnanti delle spiagge libere di Castelporziano, Roma, hanno espresso chiarimenti riguardo la manifestazione del 4 aprile 2024

Ostia, 7 aprile 2024 – Spiagge libere di Castelporziano, un gruppo determinato di assistenti bagnanti ha deciso di alzare la voce contro ciò che considerano una male interpretazione e quella che considerano “un’indebita appropriazione delle nostre azioni e dell’impegno lavorativo”. Hanno voluto fare chiarezza su un punto fondamentale: il rifiuto di essere rappresentati da figure esterne e associazioni non direttamente coinvolte nelle loro rivendicazioni.

In un comunicato firmato da Gianluigi Imperi, Fabrizio Sinceri, Claudio Manarini, Gianluca Dimattia, Romano Decano, Paolo Passaretta, Vittorio Molterni, Luciano Tedeschi, Andrea Bordoni, Alessandro Remoli, Damiano Rossi, Gianluca Amatulli, Riccardo Pani, Emiliano Adiletta, noti come i “Marinai di salvataggio dei cancelli” di Castelporziano, sottolineano con forza la loro volontà di dissociarsi da Silvano Terenzio e dall’associazione ANAB (Associazione nazionale assistenti bagnanti), della quale Terenzio è presidente di sezione regionale. La presa di distanza nasce dalla necessità di evitare che la loro lotta e il loro impegno siano utilizzati “per alimentare campagne mediatiche non coerenti con i nostri valori e obiettivi”.

“L’iniziativa di manifestare – scrivono  – non è stata solo un atto di protesta ma anche un chiaro messaggio agli amministratori del X Municipio”, con cui gli assistenti bagnanti cercano “un dialogo costruttivo” per il miglioramento delle loro condizioni lavorative. Questo gruppo di lavoratori ha voluto ribadire che “ogni azione intrapresa è stata il risultato di una decisione collettiva, basata sul desiderio condiviso di far fronte a situazioni di sofferenza e di garantire il proprio benessere lavorativo”.

In un momento in cui le dinamiche lavorative si fanno sempre più complesse e sfidanti, la vicenda degli assistenti bagnanti di Castelporziano rappresenta un caso emblematico di come sia necessario mobilitarsi efficacemente per affermare la propria autonomia e indipendenza, nella speranza di tutelare i livelli occupazionali.

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