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Olimpiadi 2024, Sinner: “Io portabandiera? Se lo merita chi ha vinto l’oro”

8 aprile 2024 | 13:12
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Olimpiadi 2024, Sinner: “Io portabandiera? Se lo merita chi ha vinto l’oro”

Il campione altoatesino: “Ci sono atleti che costruiscono la loro carriera sulle Olimpiadi, lavorano 4 anni per una gara. Lo meritano loro”. Poi, da Montecarlo, si focalizza sui suoi obiettivi

Montecarlo, 8 aprile 2024 – “Io portabandiera alle Olimpiadi? E’ giusto che lo faccia chi ha già vinto un oro. So di aver contribuito con altri a far crescere il nostro tennis, ma ci sono atleti che hanno costruito la carriera sulle Olimpiadi e lavorano 4 anni per una gara”. Così Jannik Sinner, intervistato dal quotidiano La Stampa. Il campione altoatesino, tra i favoritissimi per essere il portabandiera Azzurro alle prossime Olimpiadi di Parigi (la nomina sarà ufficializzata il 22 aprile), non nasconde che preferirebbe lasciare ad altri il privilegio. Un’ennesima dimostrazione di come, nonostante fama e successi, non smetta di essere se stesso. Poi ha aggiunto: “Noi tra Slam, Masters 1000 e Coppa Davis, abbiamo più possibilità. Ho letto un’intervista a Bolt in cui diceva: ‘Io lavoro 4 anni per correre una gara di 10 secondi, mentre tanti vorrebbero tutto in 2 mesi’. Ecco, credo che questo sia il vero spirito olimpico“.

Gli obiettivi di Sinner

Sinner si trova a Montecarlo, uno dei Masters 1000 più importanti in vista del Roland Garros. E proprio dal Principato, ha detto: “L’obiettivo è arrivare pronto sulla terra del Roland Garros e poi per le Olimpiadi. I Giochi sono nella mia top list. Si giocano ogni quattro anni, ho saltato i precedenti e adesso voglio presentarmi al meglio a Parigi. Arrivo da un inizio anno straordinario, ho vinto tanto e sono andato oltre le attese. Ma adesso si riparte. Per me Montecarlo è una specie di allenamento agonistico. Spero solo che duri più di una partita”.

“Stiamo lavorando quasi più in palestra che in campo. C’è tanto da fare a livello fisico, ma in passato siamo andati cauti, soprattutto coi pesi, perché si tratta di qualcosa che può incidere negativamente sul proprio fisico, sulla lunga distanza. Adesso abbiamo impostato un lavoro che mi potrà permettere di crescere ancora”, ha proseguito il numero 2 del mondo. “La cosa principale per quanto mi riguarda è vivere felice e in salute. Voglio continuare ad avere una vita normale al di fuori del tennis”. (Foto: X @JannikSinner)

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