LA SITUAZIONE |
Interni
/

Presunta corruzione, Puglia nel caos. Il M5S esce dalla Giunta

11 aprile 2024 | 16:04
Share0
Presunta corruzione, Puglia nel caos. Il M5S esce dalla Giunta

A seguito delle numerose inchieste che stanno travolgendo la politica pugliese, Conte opta per la linea dura. Ai ferri corti il rapporto con il Pd

Bari, 11 aprile 2024  – “Stiamo leggendo pagine di politica che sono anche di cronaca giudiziaria che fanno tremare i polsi. Non combattiamo solo Meloni e soci, non facciamo sconti nemmeno a chi è nel nostro campo. Vogliamo dare una fortissima scossa, è il momento di fare pulizia e tabula rasa. Dobbiamo estirpare la cattiva politica. Rinunciamo al nostro ruolo di governo, rimettiamo tutte le deleghe” nella Regione Puglia. Lo ha detto il leader del M5S, Giuseppe Conte a Bari, dopo l’ultima tornata di arresti che questa volta ha coinvolto, tra gli altri, l’ex assessore regionale Alfonso Pisicchio e suo fratello Enzo.

Il Movimento 5 stelle è nella maggioranza che sostiene il presidente della Regione, Michele Emiliano, ed è nella giunta regionale con una sua rappresentante, Rosa Barone, assessora al Welfare, e con una consigliera che ha la delega alla Cultura, Grazia di Bari. Mentre Cristian Casili è vicepresidente del Consiglio regionale.

“Ci poniamo fuori dal perimetro di maggioranza, ma lavoriamo sul protocollo e il patto di legalità”, ha detto il leader del M5S, Giuseppe Conte a Bari, durante una conferenza stampa convocata nella sede della regione Puglia.

Con l’uscita del M5s dalla maggioranza alla Regione Puglia, la giunta regionale pugliese guidata da Michele Emiliano perde quindi un solo assessore, Rosa Barane, titolare della delega al Welfare. Lascia l’incarico anche la consigliera Grazia Di Bari che non era assessora, ma aveva avuto dal presidente la delega alla Cultura. Secondo quanto annunciato da Conte, lascerà il suo incarico anche Cristian Casili che è vicepresidente del Consiglio regionale. Nelle elezioni regionali del 2020, i grillini entrarono in consiglio regionale con cinque consiglieri. Tra loro solo una, Antonella Laricchia, che era stata candidata presidente del M5S, si è opposta all’ingresso in maggioranza, restando da allora all’opposizione. Anche con il passaggio all’opposizione dei grillini, la maggioranza di centrosinistra alla Regione dovrebbe avere i numeri per continuare a governare.

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.

ilfaroonline.it è su GOOGLE NEWS. Per essere sempre aggiornato sulle nostre notizie, clicca su questo link e seleziona la stellina in alto a destra per seguire la fonte