Roma, droga da “asporto” e consegne dalla finestra

15 aprile 2024 | 14:05
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Roma, droga da “asporto” e consegne dalla finestra

I carabinieri hanno arrestato 2 cugini. L’attività di spaccio aveva come base un appartamento occupato. Prendevano ordini al telefono e, per eludegere le indagini, utilizzavano “frasi in codice”

Roma, 15 aprile 2024 – I carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Casilina hanno dato esecuzione a un’ordinanza, emessa dall’ufficio G.I.P. del Tribunale di Roma, che dispone la custodia cautelare in carcere nei confronti di due cugini appartenenti ad una nota famiglia di origine sinti, gravemente indiziati, in concorso, dei reati di detenzione ai fini di spaccio e spaccio di sostanze stupefacenti.

Il provvedimento scaturisce da un’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma e condotta dai Carabinieri della Compagnia di Roma Casilina, dal maggio al dicembre del 2021, nell’ambito della quale sono stati raccolti gravi indizi di colpevolezza a carico dei due soggetti in ordine al fatto che avessero avviato un’attività di spaccio al dettaglio che aveva come base un appartamento occupato sito al pianterreno di uno stabile in via Calpurno Fiamma che consentiva agli indagati di effettuare cessioni di cocaina dalla finestra dell’abitazione, previ accordi telefonici con gli acquirenti, senza la necessità di uscire in strada e con la possibilità di monitorare l’arrivo delle forze dell’ordine nell’area. Come a un distributore automatico, il cliente inseriva la banconota sotto la serranda e dall’appartamento fuoriuscivano le dosi richieste.

Al telefono, per eludere le indagini, gli interlocutori facevano ricorso a un linguaggio allusivo utilizzando frasi del tipo “biglietti dello stadio”, “birre fresche”, “prenotazioni al ristorante”, “pizza con 4 formaggi”, “fanne 40! ... e falla bona!” e simili. Gli indagati, per evitare di infastidire agli altri condomini, si raccomandavano con gli acquirenti di non citofonare ma di “fare uno squillo appena sotto casa”. A riscontro dell’attività di indagine, i due indagati sono stati anche arrestati dai Carabinieri, il più grande nel maggio e nel dicembre 2021 e il più piccolo nel dicembre 2021; provvedimenti che il Tribunale ha poi convalidato.
Il via vai di acquirenti che stazionavano nel cortile del palazzo a tutte le ore, nono sono passati inosservati ai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Casilina che sono riusciti a raccogliere i gravi elementi indiziari a carico dei due indagati ai quali, già in carcere a Regina Coeli per i precedenti arresti, è stata notificata l’odierna ordinanza.

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.

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