Accoltellò un ragazzo al Pigneto: nei guai un minorenne

22 aprile 2024 | 12:33
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Accoltellò un ragazzo al Pigneto: nei guai un minorenne

Il minorenne è accusato di tentato omicidio. I dettagli

Roma, 22 aprile 2024 – Gli agenti della Polizia di Stato del VII Distretto San Giovanni, a seguito di indagine, hanno dato esecuzione alla misura cautelare personale del collocamento in comunità nei confronti di un 17enne italiano che, lo scorso 5 marzo, si era reso responsabile del reato di tentato omicidio.

Nello specifico, nel tardo pomeriggio del 5 marzo, il minorenne aveva partecipato ad una rissa, avvenuta in zona Pigneto, durante la quale un altro ragazzo, un peruviano, era rimasto ferito da accoltellamento. Il 19 marzo scorso, gli investigatori del Commissariato Porta Maggiore, durante un servizio di controllo straordinario del territorio, in via del Pigne/o nei pressi della fermata Metro C. avevano udito delle urla provenire dall’ingresso dei tornelli di accesso alla metropolitana e, giunti sul posto, avevano notato un gruppo di ragazzi, alcuni dei quali si erano allontanati, mentre altri erano stati identificati.

Durante le fasi di identificazione dei giovani, i poliziotti avevano visto uno di essi che aveva lasciato cadere un grosso coltello da cucina della lunghezza di circa 2Bcm e una ragazza che era con lui che, in quell’occasione, lo aveva poi brandito contro gli operatori, rifiutandosi di fornire loro le proprie generalità. In quei frangenti, anche il giovane aveva iniziato a inveire contro di essi ma, non senza difficoltà, entrambi furono bloccati e accompagnati presso gli Uffici del Commissariato Porta Maggiore per le attività di rito. Grazie alle serrate indagini e agli ulteriori risvolti investigativi ottenuti anche con il coordinamento della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni, gli stessi Pm hanno chiesto ed ottenuto dal Tribunale specializzato l’emissione della misura cautelare personale nei confronti dello stesso.

Gli investigatori del VII Distretto hanno eseguito un ‘ordinanza della misura cautelare personale del collocamento in comunità, emessa dal Tribunale per i Minorenni, nei confronti del 17enne poiché gravemente indiziato del reato di tentato omicidio.

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio

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