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Ostia, botte e minacce alla moglie: lei trova il coraggio e denuncia le violenze

8 maggio 2024 | 13:51
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Ostia, botte e minacce alla moglie: lei trova il coraggio e denuncia le violenze

Con l’attivazione del “Codice Rosso”, il marito violento è stato arrestato dalla Polizia Locale

Ostia, 8 maggio 2024 – E’ stato tradotto nel carcere di Regina Coeli, dagli agenti della Polizia Locale di Roma Capitale, l’uomo, di nazionalità turca di 27 anni che maltrattava la moglie, una connazionale che, dopo l’ennesima vessazione ha trovato il coraggio di denunciare le violenze e minacce subite. Le indagini, svolte dal X Gruppo “Mare” della Polizia Locale e coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma, hanno portato all’emissione da parte del GIP di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per il soggetto che, insieme alla consorte e alla figlia di pochi mesi, risiedeva a Ostia Lido.

L’uomo, in Italia da circa 1 anno e mezzo, aveva fatto venire a Roma la moglie da un paio di mesi, ma dalla convivenza erano scaturite aggressioni fisiche e verbali, gelosie e violazioni della libertà personale, che hanno portato la donna a chiedere aiuto agli agenti. Le indagini, supportate dall’acquisizione di vari elementi, tra cui messaggi di telefonia e testimonianze, hanno fatto scattare le prime misure di tutela nei confronti della vittima e della figlia, con immediata sistemazione presso una struttura protetta per donne vittime di violenza. Pochi giorni fa l’esecuzione del provvedimento restrittivo per il ventisettenne, che dovrà rispondere all’Autorità Giudiziaria per i reati commessi.

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.

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