Giubileo 2025 |
Papa & Vaticano
/

Giubileo 2025: Papa Francesco consegna la Bolla d’indizione dell’Anno Santo

9 maggio 2024 | 19:35
Share0
Giubileo 2025: Papa Francesco consegna la Bolla d’indizione dell’Anno Santo

La Porta Santa sarà aperta il 24 dicembre 2024 e chiusa il 6 gennaio 2026: leggi il testo integrale

Città del Vaticano – Papa Francesco ha consegnato la Bolla d’indizione dell’Anno Santo: il documento che contiene al proprio interno tutte le indicazioni per lo svolgimento del Giubileo, Il titolo, “Spes non confundi”, “la speranza non delude”, si rifà a un passo della lettera di San Paolo ai romani e sposa il tema scelto dal Pontefice per questo Anno Santo: “Pellegrini di speranza”.

Riguardo il tema dell’indulgenza, che è il primo contenuto del Giubileo, Spes non confundit offre una chiave interessante di lettura quando afferma: “Perdonare non cambia il passato, non può modificare ciò che è già avvenuto; e, tuttavia, il perdono può permettere di cambiare il futuro e di vivere in modo diverso, senza rancore, livore e vendetta. Il futuro rischiarato dal perdono consente di leggere il passato con occhi diversi, più sereni, seppure ancora solcati da lacrime” (n. 23).

Un’originalità propria di Spes non confundit consiste nella presentazione dell’evento giubilare nell’unità fondamentale di annuncio e segni che ne rendono evidente e concreto il contenuto. L’elenco di segni proposto merita di essere ricordato. Si evita in questo modo il rischio di fermarsi solo all’annuncio della speranza, rimanendo in un orizzonte teorico senza sentire l’esigenza del coinvolgimento personale diretto: la pace; la trasmissione della vita; i detenuti per i quali il Papa intende aprire perfino una “Porta Santa” all’interno di un carcere “perché sia per loro un simbolo che invita a guardare all’avvenire con speranza e con rinnovato impegno di vita” (n. 10); il richiamo a tutti i vescovi perché si facciano portavoce contro la pena di morte; i giovani e gli anziani; gli ammalati, i profughi, migranti e rifugiati… La parola del Papa giunge anche in questo caso puntuale e provocatoria: “Le loro attese non siano vanificate da pregiudizi e chiusure; l’accoglienza, che spalanca le braccia ad ognuno secondo la sua dignità, si accompagni con la responsabilità, affinché a nessuno sia negato il diritto di costruire un futuro migliore” (n. 13).

Nella Bolla il Pontefice segue un percorso che sembra ritmato dai sottotitoli riportati. L’intenzione, anzitutto, è offrire “Una parola di speranza”; poi si delinea “Un cammino di speranza” che si fa forte presentando alcuni “Segni di speranza”. In questo momento storico che sembra segnato dal rifiuto della speranza, il Papa sente l’esigenza di compiere “Appelli per la speranza” rivolti soprattutto a quanto detengono le sorti dell’umanità; infine, l’appello finale riprende l’immagine che sostiene la vita credente,
“Ancorati alla speranza”. Il Logo del Giubileo diventa l’emblema più coerente: nelle vicende drammatiche della vita a nessuno è consentito sperare da solo, ma sempre e solo insieme, nella solidarietà e fraternità che tutti abbraccia alla croce di Cristo, àncora di speranza.

Leggi qui il testo completo Bolla di indizione del Giubileo Ordinario dell’Anno 2025

(Foto: @Vatican Media)