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Bayer Leverkusen-Roma: le pagelle dei giallorossi

10 maggio 2024 | 10:15
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Bayer Leverkusen-Roma: le pagelle dei giallorossi

Nonostante la mancata qualificazione, la Roma ha giocato una partita sontuosa, di grande orgoglio. Tante le note positive, ma non mancano un paio di gravi insufficienze

Leverkusen, 10 maggio 2024 – La Roma ha sfiorato l’impresa contro il Bayer Leverkusen. Una doppietta su calcio di rigore di Leandro Paredes aveva riportato il punteggio in parità, facendo sognare i giallorossi, avanti per 0-2. Poi il destino ha giocato un brutto scherzo, con Mancini autore di uno sfortunatissimo autogol all’82mo. Poi, in pieno recupero, Stanisic poi ha chiuso i conti in pieno recupero, costringendo i giallorossi a risvegliarsi dal proprio sogno. Ma nonostante il risultato finale, la Roma ha giocato una partita sontuosa, di grande orgoglio. Di seguito le pagelle dei giallorossi.

Le pagelle dei giallorossi

Svilar: 9.
Prestazione da saracinesca per il portiere serbo, che ha tenuto in vita la squadra di De Rossi per tutta la partita. Il portiere serbo, a tratti, ha ricordato il miglior Alisson. Ed anzi, forse lo ha superato. Il voto può sembrare esagerato, ma avrebbe avuto 10 se non avesse avuto quell’incertezza che ha portato all’autogol di Mancini. Un colpo di sfortuna che, però, non intacca una prestazione di altissimo livello. I giallorossi devono tenerelo stretto.

Ndicka: 8.
Arrivato in punta di piedi, il centrale della Costa d’Avorio si è preso la difesa della Roma. Esperienza, grinta, intelligenza tattica, discreta tecnica. Ha tenuto in piedi la retroguardia. Incolpevole su entrambi i gol, l’ex Eintracht dovrà essere il perno per i prossimi anni.

Mancini: 6,5.
La parola giusta è solo una: sfortunato. Dopo essere stato autore dell’autogol nella finale contro il Siviglia di Budapest, l’episodio si ripete nella serata col Leverkusen, con la palla che gli è rimbalzata addosso, finendo all’angolino. Il centrale romanista e della Nazionale ha comunque giocato una più che buona partita, nonostante i dolori fisici che lo attanagliano da un po’.

Spinazzola: 6.
L’ennesimo infortunio ha costretto De Rossi a toglierlo già al 20mo del primo tempo. Quando manca, si vede. Crea superiorità numerica, mette paura agli avversari. Ma la fragilità fisica, di nuovo, lo ha tradito. (Dal 20′ Zalewski: 4,5. Si fa subito ammonire, sbaglia tutto ciò che può sbagliare. Non riesce mai a contenere Frimpong, in attacco non è mai pericoloso).

Angelino: 6,5.
Spinge sempre, crossa tanto (e bene) con un gran sinistro. In difesa è attento ed ordinato. Il rigore di Azmoun nasce da un suo cross. Il prezzo del riscatto è basso: la Roma se lo terrà? (Dall’81’ Smalling: 5,5. Gli basta 1 minuto per fare un danno, andando a disturbare Svilar sull’autogol di Mancini. Tanto basta).

Cristante: 5,5.
Gara sottotono per il mediano romanista, che ha giocato praticamente tutte le partite di questa stagione (e quelle passate). Nel primo tempo è molto impreciso e sbaglia molti palloni, ed anche nel secondo (tranne un paio di buone chiusure) non è difensivamente incisivo come al solito.

Paredes: 8,5.
E’ un Campione del Mondo, e si vede. Si è preso 2 palloni bollenti sulle spalle, anzi sui piedi, senza temere la bolgia della Bayarena. Sulla schiena ha il numero 16: non ha mai nascosto di ispirarsi a De Rossi. Ha riportato la Roma sullo 0-2, portando la gara virtualmente ai supplementari. Personalità da vendere. Con uno come lui, De Rossi sta più tranquillo.

Pellegrini: 5,5.
Il Capitano giallorosso ci prova subito: dopo pochi minuti, è autore di un bellissimo assist a tagliare il campo per Lukaku, che però non sfrutta l’occasione. Poi, intorno a metà primo tempo, ha una grande occasione di testa, ma il pallone finisce in braccio al portiere. Poi, poco altro. (Dall’82’ Abraham: sv).

Azmoun: 6.
Gara particolare per il centravanti iraniano. Molto in difficoltà tra i giganti tedeschi, sbaglia molti passaggi e non è mai pericoloso. Ma sul finire del primo tempo si guadagna il primo rigore, complice l’ingenuità di Tah. Mezzo voto in più. (Dal 72′ Bove: SV).

Lukaku: 5.
La vera nota dolente della serata. Big Rom ha una grande occasione ha inizio partita, ma controlla male il pallone. Poi è continuamente ingabbiato dalla difesa tedesca e, nonostante la potenza, non riesce a superarli. Gli sprint e le accelerazioni che l’hanno reso grande con l’Inter, sembrano essere solo un lontano ricordo. Ora la Roma s’interroga sul suo futuro: costa tanto, forse troppo. E le sirene arabe lo corteggiano da tempo. Il futuro di Big Rom sembra lontano da Trigoria.

El Shaarawy: 7.
De Rossi gli ha cucito addosso questo ruolo da esterno di contenimento. E lui ci si trova benissimo. Perchè, oltre ad avere ottima tecnica, ha anche senso di appartenenza e spirito di sacrificio. Come col Milan, è autore di un’ottima gara.

De Rossi: 7,5.
Ha fatto risorgere la Roma dalle ceneri. In Campionato è in piena corsa Champions. In Europa League ha avuto un percorso difficilissimo in cui ha eliminato Feyenoord, Brighton e Milan. E, fino a 10′ minuti dalla fine, anche gli imbattibili Campioni di Germania erano k.o. Poi la maggior freschezza atletica dei tedeschi, e la sfortuna sull’autogol, hanno fatto il resto. Ma con De Rossi, la Roma è in mani sicure. E chissà che non possa essere lui il “nuovo” Xabi Alonso. (Foto: X @OfficialASRoma)

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