La rapina

Rapina da oltre 60mila euro in banca a Fondi: arrestati tre pregiudicati

15 maggio 2024 | 10:26
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Rapina da oltre 60mila euro in banca a Fondi: arrestati tre pregiudicati

I ladri erano fuggiti, ma sono stati rintracciati dopo serrate indagini della Polizia. Ecco cosa era successo

Fondi, 15 maggio 2024 – Avevano rapinato una filiale della Banca di Credito Cooperativo del Circeo e del Privernate di Fondi e sono stati beccati dopo serrate indagini: all’alba di stamattina i poliziotti della Squadra Mobile di Latina e del Commissariato di P.S. di Fondi, con la collaborazione della Squadra Mobile di Roma, hanno eseguito un’ordinanza di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere nei confronti di due cittadini italiani di 56 anni e di un terzo di 54 anni, tutti residenti in provincia di Roma.

La rapina

Gli indagati sono gravemente indiziati di essere gli autori della rapina avvenuta nel pomeriggio del 17 gennaio scorso presso una filiale della Banca di Credito Cooperativo del Circeo e del Privernate di Fondi. In quell’occasione, dopo aver minacciato i dipendenti con un coltello, attesero per circa 40 minuti l’apertura della cassa temporizzata; dopo essersi impossessati di 64.000 € circa, fuggirono a bordo di una macchina, rinvenuta qualche giorno dopo alla periferia della città.

Le indagini

L’attività di indagine dei poliziotti della Squadra Mobile di Latina, coadiuvati dai colleghi del Commissariato di P.S. di Fondi, si è sviluppata, in primo luogo, con l’analisi delle immagini registrate dalle telecamere della banca, di alcuni esercizi commerciali della zona e del circuito di videosorveglianza cittadino. In tal modo, oltre a indirizzare le indagini su di alcuni soggetti pregiudicati per reati specifici, riconosciuti dai dipendenti della banca nel corso delle individuazioni fotografiche, è stato possibile ricostruire il compimento di un sopralluogo, effettuato due giorni prima della rapina.

Inoltre, si è proceduto all’analisi dei tabulati telefonici dei cellulari in uso agli indagati, grazie alla quale è stato possibile appurare la stretta relazione esistente tra loro, la presenza nel corso del sopralluogo, l’avvicinamento e la fuga dall’obiettivo. Ancora, le attività di intercettazione hanno consentito di registrare riferimenti criptici tanto con riguardo all’evento del 17 gennaio, quanto relativi alla predisposizione di ulteriori progetti criminosi ed alla ricerca di armi. In ragione di tale ultima circostanza ed a conferma del legame esistente tra gli indagati, i poliziotti hanno svolto numerosi servizi di osservazione e pedinamento nei loro confronti.

Gli arresti

Nella mattinata odierna è stato altresì eseguito un decreto di perquisizione emesso dalla locale Procura della Repubblica nei confronti dei tre indiziati e di una 35enne, deferita per ricettazione in ragione della possibile disponibilità di parte della refurtiva depredata il 17 gennaio scorso. Uno degli indagati è stato rintracciato in provincia di Livorno, mentre gli altri due indagati presso le rispettive abitazioni e, al termine degli atti di rito, sono stati tradotti presso le case circondariali di Livorno, Velletri e Civitavecchia a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.

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