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Parlare di Epicuro serve ancora: la classifica del premio Netoip

22 maggio 2024 | 10:17
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Parlare di Epicuro serve ancora: la classifica del premio Netoip

Quest’anno le tesi in gara erano numerose e tutte molto valide

22 maggio 2024- Nel 2024 è ancora necessario parlare di Epicuro? Secondo l’operatore telefonico di AnconaNetoipsi, perché, non è mai troppo tardi per essere felici.

Come pochi altri pensieri nella storia dell’umanità il pensiero di Epicuro è utile ancora oggi, alle persone che vivono in questa epoca così piena di novità tecnologiche e sociali, per trovare la propria serenità e indicare la via per una felicità che è tutto tranne che difficile da raggiungere.

Perché questo pensiero ci venga restituito in maniera corretta e più completa possibile sono tanti gli studiosi che ogni giorno lavorano analizzando fonti, papiri carbonizzati, massime incise sui muri e citazioni successive. A loro va la gratitudine di tutti coloro che ritengono che da Epicuro ci sia ancora da imparare. Da questa gratitudine nasce il premio Netoip.

Quest’anno le tesi in gara erano numerose e tutte molto valide. Oltre a premiare le due tesi migliori la giuria, composta da Francesco Verde (La Sapienza), Jürgen Hammerstaedt (Università di Colonia), Enrico Piergiacomi (Università di Trento) e Michele Pinto (Associazione Culturale Il mondo di Epicuro) ha deciso di dare una menzione speciale ad una terza tesi.

Ecco i vincitori.

Menzione speciale

Alla tesi della Dott.ssa Federica Dolcemascolo per la Laurea Magistrale in Filosofia conseguita presso la Sapienza Università: Amicizia e comunità filosofica: la prospettiva epicurea dal IV al I sec. a.C.
La tesi colloca il pensiero epicureo sull’amicizia in un contesto filosofico di notevole ampiezza storica e teorica. Decisivo e originale risulta essere il confronto con le altre fonti filosofiche da Platone e Aristotele fino alla tradizione epicurea di I secolo a.C.

2° premio

Alla tesi di dottorato del Dr. Leonardo Galli, conseguita presso l’Università di Bologna: Un commento a Lucrezio, «De rerum natura» 6.703-1089.
Il lavoro indaga la parte finale del poema lucreziano. Verso la fine della prima metà del primo secolo a.C., Lucrezio esamina e spiega, in chiave epicurea, alcuni fenomeni naturali apparentemente inspiegabili, tra cui le piene estive del fiume Nilo, le influenze letali sugli animali nei pressi dell’Averno e la forza del magnete. Ferme restando la qualità eccellente e la maturità dell’indagine filologica, Galli offre un magistrale quadro del ruolo degli eventi meravigliosi (mirabilia) nella poesia lucreziana insieme ad un quadro dossografico illuminante.

1° premio

Allla tesi di dottorato del Dr. Wim Nijs, conseguita in co-tutela tra l’Università di Leuven e Sapienza Università Roma: Rare as the Phoenix or Common as a Pig? The Characteristics of the Epicurean Sage in the Ethics of Philodemus [Raro come la fenice o comune come un maiale? Le caratteristiche del sapiente epicureo nell’etica di Filodemo].
Dall’acuta analisi e dalla contestualizzazione delle affermazioni sul ruolo del sapiente, si osserva in maniera sorprendente un unico scopo dialettico generale degli scritti etici di Filodemo di Gadara,contemporaneo di Cicerone, i cui libri sono conservati nei papiri della Biblioteca epicurea di Ercolano. L’importante lavoro di Nijs è di ampia portata e allo stesso tempo è strutturato in maniera lucidissima. Nijs riesce a far emergere l’originalità filosofica dell’etica di Filodemo in seno alla tradizione epicurea. La conoscenza dei difficili testi filodemei è esemplare.

Tutti i premiati presenteranno le loro tesi presso il Festival Epicureo organizzato dal quotidiano online Vivere Senigallia che si terrà a Senigallia il 16 e 17 luglio 2024. Qui il programma.

Ecco i vincitori del premio Netoip negli anni scorsi.

Nel 2022 il primo premio è andato a Chiara Rover per una tesi dedicata a Lucrezio dal titolo: “Fedeltà senza dogmatismo, l’epistemologia di Lucrezio”.
Al secondo posto la tesi di Federico Giulio Corsi dal titolo: “Epistemologia e scienza della natura in Diogene di Enoanda

Nel 2021 Il premio è stato assegnato a Eleni Avdoulou e alla sua tesi “Ein Epikureer demontiert stoisches Politikverständnis.Philodem, Über Rhetorik III (col. I-XX Sudhaus)

Nel 2020 il premio è stato assegnato in ex-equo a Tiziana di Fabio con la sua tesi “Giustizia e philia: Politica e filosofia nell’Epicureismo greco” e a Vincenzo Damiani con la tesi “La Kompendienliteratur nella scuola di Epicuro: Forme, funzioni, contesto

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