La conferenza

Ostia, le ragazze non scelgono le materie stem: il convegno al Punto Luce

24 maggio 2024 | 14:52
Share0
Ostia, le ragazze non scelgono le materie stem: il convegno al Punto Luce
Ostia, le ragazze non scelgono le materie stem: il convegno al Punto Luce
Ostia, le ragazze non scelgono le materie stem: il convegno al Punto Luce
Ostia, le ragazze non scelgono le materie stem: il convegno al Punto Luce
Ostia, le ragazze non scelgono le materie stem: il convegno al Punto Luce
Ostia, le ragazze non scelgono le materie stem: il convegno al Punto Luce

Cosa spinge una ragazza, in uscita dalla scuola dell’obbligo, ad evitare le materie scientifiche? Ancora gli stereotipi di genere

Ostia, 23 maggio 2024- Le ragazze non scelgono le materie stem. Un’affermazione semplice che sancisce l’esclusione da un cambiamento radicale che il mondo vive: il reale si fa sempre più tecnologico e ha bisogno, per esser vissuto, di conoscenze tecniche e specifiche che sempre più donne scelgono di precludersi. I numeri sono così alti che non si può più parlare di dati ma di trend; ed un trend è sempre motivato da fattori culturali persistenti.

Cosa spinge una ragazza, in uscita dalla scuola dell’obbligo, ad evitare le materie scientifiche? Ancora gli stereotipi di genere. Basti guardare alla parola ingegnere, che è maschile. Il mondo delle scienze è un mondo fatto di maschi; questo provoca non solo un senso di smarrimento dovuto all’assenza di troppi modelli precedenti, ma anche un abbassamento di autostima che porta alla reiterazione di un pensiero fallimentare: “Non riuscirò”. Senza contare che, spesso, degli stessi stereotipi vivono gli ambienti familiari da cui queste donne provengono, innescando un circolo vizioso dal quale spesso è difficile venir fuori.

Un tentativo di rompere questo loop si è svolto ad Ostia, nel Punto Luce che da qualche tempo illumina la famosa-in bene e male- piazza Gasparri. ” Questa iniziativa  nasce perché vogliamo parlare con le ragazze delle materie stem- racconta Fabiana Capasso di Save the children- denunciamo un dato drammatico che ci dice che  lo stereotipo di genere non solo funziona ma si rafforza. Le materie scientifiche e umanistiche sono nel nostro cuore, ma nessuno deve farsi raccontare che non c’è un’ attitudine di genere”.

E, rivolgendosi direttamente alla platea di ragazze del liceo davanti a lui, Francesco Sagone, della cooperativa San Pietro e Paolo, ribadisce: “Non ci sono ostacoli insormontabili, solo gradini da salire. Trasformiamo i legami chimici in legami umani“.

Dopo altri saluti istituzionali e le brillanti presentazioni delle ragazze del comitato permanente dei giovani di ostia, sono tre gli interventi che hanno cercato di fare breccia nel muro di diffidenza delle ragazze. Per prima, è la volta del trascinante intervento di Simone Gozzano, filosofo delle scienze: “Fatte non foste a viver come streghe” dice alla platea, riprendendo le parole di Dante. Si tuffa in una panoramica delle donne viste come coloro che possiedono la conoscenza e, alla fine, pronuncia: “La scienza è un modo per liberarsi dai preconcetti, scegliere una scienza per una donna è una liberazione da falsi miti ed ideologie“.

Forte il messaggio di B. Tsonevska, dell’ agenzia spaziale europea che, parlando della sua carriera, dice: “Non esistono modelli fissi di ingegnere: potete essere femminili, o non esserlo, potete portare i tacchi o cambiare umore spesso durante il giorno. Difendetevi dalle aspettative altrui e focalizzatevi sul vostro obiettivo. Il resto sono distrazioni”.

Non è facile, ma si può- racconta Cinzia Bianconi, della fondazione Adriano Olivetti- Io sono avvocata, madre, figlia, moglie. Una donna deve essere e può essere tante cose tutte insieme. Siamo diverse, siamo fatte in un altra maniera, viaggiamo su diverse funzioni- e aggiunge, con un pizzico di ironia- dobbiamo lasciare uno spazio anche ai maschi”.

ilfaroonline.it è su GOOGLE NEWS. Per essere sempre aggiornato sulle nostre notizie, clicca su questo linke seleziona la stellina in alto a destra per seguire la fonte.