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LA RICORRENZA

80 anni fa lo Sbarco Alleato in Normandia

6 giugno 2024 | 15:32
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80 anni fa lo Sbarco Alleato in Normandia

Mattinata di celebrazioni in Normandia, dove il 6 giugno 1944 partì la liberazione dell’Europa. C’è anche Mattarella. Biden: “La lotta tra dittatura e libertà non ha fine”

Si celebra alla presenza di numerosi capi di Stato e di governo l’80mo anniversario dello sbarco di Normandia. Le commemorazioni sono iniziate in mattinata con una cerimonia franco-britannica. Re Carlo III, la regina Camilla e il primo ministro, Rishi Sunak, hanno incontrato Emmanuel e Brigitte Macron al memoriale britannico di Ver-sur-Mer, nel dipartimento del Calvados. Il re ha tenuto un discorso al termine del quale le ‘Red Arrows’, il gruppo acrobatico della Royal Air Force, ha sorvolato i cieli della Normandia.

Il presidente Mattarella (Foto: quirinale.it)

Le cerimonie. C’è anche Mattarella

Due cerimonie. Una a Courseulles-sur-Mer (Calvados) ha reso omaggio ai soldati canadesi alla presenza del principe William, del primo ministro canadese, Justin Trudeau, e del primo ministro francese, Gabriel Attal. La terza cerimonia franco-americana è in programma nel cimitero americano di Colleville-sur-Mer. La commemorazione, aperta al pubblico, sarà presieduta dal presidente Joe Biden e da Emmanuel Macron. Undici veterani americani riceveranno la Legion d’Onore. All’evento partecipa anche l’attore americano Tom Hanks, che ha interpretato un soldato americano durante lo sbarco del giugno 1944 in ‘Salvate il soldato Ryan’, ed il regista del film, Steven Spielberg.

L’ultima cerimonia della giornata è iniziata alle 15.30 e sarà il momento clou dell’evento. Più di venti capi di Stato e di governo, tra cui Sergio Mattarella, si riuniranno a Omaha Beach, a Saint-Laurent-sur-Mer. Oltre al presidente della Repubblica, è prevista la partecipazione del presidente americano Joe Biden, del cancelliere tedesco Olaf Scholz, del primo ministro canadese Justin Trudeau oltre a Rishi Sunak per il Regno Unito, Mette Frederiksen per la Danimarca, Luc Frieden per il Lussemburgo, Kyriakos Mitsotakis per la Grecia, Jonas Gahr Store per la Norvegia, Mark Rutte per i Paesi Bassi, Zuzana Caputova per la Slovacchia, Andrzej Duda per la Polonia, Petr Pavel per la Repubblica Ceca.

Presenti alla cerimonia anche il granduca del Lussemburgo, il principe Alberto di Monaco, il re dei Paesi Bassi Willem-Alexander, il re del Belgio Philippe, il re di Danimarca Frederik X, il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, l’erede al trono norvegese Haakon Magnus, il principe del Galles William e l’ambasciatrice della Nuova Zelanda Bilkey. Infine non passerà inosservata la partecipazione del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, appena atterrato a Caen.

Zelensky: “Gli ucraini difendono la libertà come gli Alleati”

“La celebrazione dello sbarco degli alleati in Normandia ci ricorda il coraggio e la determinazione dimostrati per il bene della libertà e della democrazia. Allora gli alleati difendevano la libertà dell’Europa, gli ucraini difendono la libertà dell’Europa adesso. L’unità vinse allora, la vera unità può vincere anche adesso”. Lo ha scritto su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, giunto in Normandia per partecipare alla commemorazione dell’80esimo anniversario dello sbarco alleato.

Biden: “La lotta tra dittatura e libertà non ha fine”

“Noi conosciamo le oscure forze contro le quali questi eroi hanno combattuto 80 anni fa. Non scompaiono mai, l’aggressione, l’avidità, il desiderio di dominare, controllare, cambiare con la forza i confini. Queste sono perenni, e la lotta tra dittatura e libertà non ha fine”. Così Joe Biden, nel discorso oggi in Normandia per l’anniversario del D-Day, ha collegato la lotta contro i nazisti a quella contro l’invasione russa in Ucraina che è “stata invasa da un tiranno incline alla dominazione”.

“Gli ucraini stanno combattendo con coraggio straordinario, grandi sofferenze e perdite ma non arretreranno mai”, ha poi aggiunto il presidente americano. “Gli Stati Uniti, la Nato ed una coalizione di oltre 50 Paesi sono saldi al fianco dell’Ucraina, non la lasceremo – ha detto ancora – perché se lo faremo, sarà soggiogata, e la cosa non finirebbe, i vicini dell’Ucraina sarebbero minacciati e tutta l’Europa sarebbe minacciata“.

“Non facciamo errori, gli autocrati del mondo osservano attentamente quello che succede in Ucraina – ha concluso – per vedere se questa aggressione illegale rimane impunita. Non possiamo permettere che accada. Arrenderci ai bulli, piegarci alla dittatura è impensabile”. (fonte: Adnkronos, foto: Wikipedia, dominio pubblico)

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