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Europei di Atletica 2024, Marcell Jacobs: “Voglio dare il massimo per tutti gli italiani”

6 giugno 2024 | 15:57
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Europei di Atletica 2024, Marcell Jacobs: “Voglio dare il massimo per tutti gli italiani”

Palmisano: “Avere l’energia del pubblico sarà importante”. Tamberi: “Amo la pressione, salterò più in alto possibile”

Roma, 6 giugno 2024 – Sale l’attesa per gli Europei di Atletica Leggera a Roma. Il fatidico torneo continentale è arrivato. I migliori atleti al mondo sono a Roma e i 113 Azzurri impegnati in gara sono pronti.

Nella mattina di oggi, 6 giugno, si sono svolte le conferenza stampa consuete e hanno parlato alcuni degli Azzurri in competizione. Lo hanno fatto i campioni olimpici.

Jacobs, Tamberi e Palmisano puntano alle medaglie e a scrivere la storia. Da domani le gare sono al via e si svolgeranno fino al 12 giugno. Non solo allo Stadio Olimpico, ma anche nel cuore storico di Roma con la maratona, mezza maratona. Per la marcia la sede di gara sarà la zona intorno al Foro Italico, con arrivo allo Stadio Olimpico.

Batte il cuore allora degli atleti azzurri, che non vedono l’ora di esprimersi sotto il cielo di casa.

Il campione olimpici dei 100 metri, Marcell Jacobs (in pista sabato alle 21.10 nelle semifinali), ha dichiarato: “Roma è una città importante per me: qui ho costruito la mia medaglia olimpica, voglio restituirle qualcosa. Ho cambiato allenatore, ho cambiato gruppo di allenamento, ho cambiato vita: il 2023 è stato molto complicato, mi ha fatto capire che c’era tanto da cambiare”.

“Sono molto fiducioso per il 2024. – ha proseguito l’Azzurro, come riporta fidal.it. – La programmazione è incentrata sui Giochi, ma sono molto felice di gareggiare qui: per prima cosa voglio correre con il sorriso e convertire la pressione in energia. Il tempo? Stiamo lavorando sulla tecnica: quando vado sui blocchi penso ancora tanto, quando metterò insieme i pezzi uscirà anche un crono importante. Voglio dare il massimo per tutti gli italiani”.

Antonella Palmisano, impegnata venerdì (ore 18.35) nella 20 km di marcia in cui è campionessa olimpica, ha detto: “Giochiamo in casa, nello stadio in cui Pietro Mennea, pugliese come me, fu assoluto protagonista agli Europei del 1974.  – sottolinea come prosegue fidal.it – Avere l’energia del pubblico sarà importante. L’infortunio di tre anni fa mi ha fatto capire di avere una forza dentro che non conoscevo: reagire mi ha fatto ritrovare la gioia di marciare e di mettermi in gioco, voglio alzare ancora l’asticella”.

E ha sorriso Gianmarco Tamberi, alla parola ‘asticella’. Quest’ultimo ha proposto alla Palmisano di cimentarsi nel salto in alto, che ha risposto (sempre con il sorriso): “Però dopo ti vogliamo vedere sui 5 km di marcia”.

L’Azzurro ha dichiarato: “Esordire qui porta tanta pressione, ma io amo la pressione. Quando gareggio voglio sempre vincere, ma questa stagione il ‘focus’ è tutto su Parigi: a Roma l’obiettivo è la performance, è saltare il più in alto possibile. Non ho gareggiato il 28 maggio a Ostrava perché volevo avere sensazioni più positive: maggio è stato un mese molto complicato, in cui ho avuto problemi a un ginocchio e sono stato in grande difficoltà sul piano mentale. Ora è il momento giusto per iniziare: vero che il contesto è molto importante, ma quando le cose si fanno complicate inizio a divertirmi”.

Come prosegue fidal.it, Tamberi è tornato anche sul grave infortunio del 2016 che gli precluse i Giochi di Rio: “Solo quando finisci profondamente nel buio capisci quanta forza hai. L’infortunio mi ha aiutato soprattutto nella mente: vincere a Tokyo dopo quanto era accaduto a Montecarlo era qualcosa che volevo mostrare a me stesso”.

Il campione di tutto ha anche “caricato” a mille la squadra azzurra: “È un gruppo fantastico, sono molto orgoglioso di esserne il capitano, è un momento splendido per tutta l’Italia dell’atletica. Nel 2011 quando entrai in Nazionale il clima era molto diverso, ognuno guardava a se stesso: oggi abbiamo invece uno dei migliori team se non il miglior team d’Europa. Non tolgo pressione ai miei compagni di squadra, anzi, la voglio mettere: ragazzi, dovrete esprimervi a livelli massimi, non accontentarvi di una prestazione media”.

Foto Grana/Fidal

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