Ardea, dipendente comunale aggredito in strada: arriva la sentenza del tribunale
Il Responsabile dell’ufficio Ambiente e LL.PP arch. Claudio Sciacchitano era stato aggredito in pieno giorno. Oggi arriva la condanna per l’imputato.
Ardea – È giunta finalmente una svolta giudiziaria nella vicenda dell’aggressione al dipendente comunale avvenuta lo scorso 26 settembre (leggi qui). Il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Velletri ha emesso una sentenza che conferma la responsabilità dell’imputato, condannandolo al pagamento di una multa di 1.500 euro oltre alle spese processuali. In alternativa, l’imputato potrà scontare la pena convertendola in 20 giorni di reclusione.
Dipendente comunale aggredito in pieno giorno
L’episodio risale al tardo pomeriggio del 26 settembre, quando il dipendente comunale, responsabile di un importante ufficio del Comune di Ardea, è stato aggredito in strada a Nuova Florida. Secondo le testimonianze iniziali il lavoratore avrebbe fermato l’auto pensando che l’uomo che sbracciava in mezzo alla strada fosse in pericolo. Tuttavia, si è trovato ad affrontare una violenta aggressione fisica.
Due versioni contrastanti
La vicenda ha visto emergere due versioni contrastanti. Nel primo racconto, riportato dal dipendente stesso, l’aggressore lo avrebbe colpito con un pugno, scatenando una colluttazione che si è conclusa solo con l’intervento di alcuni conoscenti dell’aggressore. Il dipendente si era poi recato al pronto soccorso per accertamenti.
Successivamente, il presunto aggressore ha fornito la sua versione dei fatti (leggi qui), dichiarando che il funzionario avrebbe iniziato l’aggressione verbale, minacciandolo e colpendolo con un calcio. Secondo questa versione, sarebbero stati gli avventori di un bar a intervenire per fermare la colluttazione.
La sentenza del tribunale
Il Giudice per le indagini preliminari ha esaminato attentamente entrambe le versioni, giungendo alla conclusione che le prove confermano la responsabilità dell’aggressore nei confronti del dipendente comunale. Questo è quanto emerge dal Decreto Penale di Condanna.
La condanna prevede il pagamento di una multa di 1.500 euro oltre alle spese processuali. In alternativa, l’imputato avrà la possibilità di convertire la pena in 20 giorni di reclusione. L’uomo avrà comunque la possibilità di presentare opposizione alla sentenza entro i prossimi 15 giorni.
La reazione dell’amministrazione comunale
L’amministrazione comunale di Ardea, guidata dal sindaco Maurizio Cremonini, aveva espresso piena solidarietà al dipendente aggredito sin dall’inizio della vicenda. “Condanniamo fermamente l’aggressione di cui è rimasto vittima il nostro dipendente comunale – aveva dichiarato il sindaco Cremonini -. Confidiamo nell’operato delle forze dell’ordine e della magistratura”.
Questa sentenza rappresenta un importante passo avanti nella tutela dei dipendenti pubblici, spesso vittime di aggressioni e minacce in contesti di lavoro che dovrebbero essere sicuri e protetti. La speranza è che simili episodi non si ripetano e che il corretto funzionamento dell’amministrazione comunale non sia più messo in pericolo da atti di violenza.
Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.