il fatto

Telecamere e sentinelle per sorvegliare le basi: sgominato giro di spaccio ad Ostia

19 luglio 2024 | 16:37
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Grazie ai sequestri di dosi di sostanza fatti agli acquirenti i poliziotti sono riusciti a risalire al modus operandi dell’organizzazione

Ostia, 19 luglio 2024 – Gli agenti della Polizia di Stato del X Distretto “Lido di Roma”, coordinati dalla locale Procura della Repubblica, nella mattinata odierna, hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misure cautelari nei confronti di 9 persone gravemente indiziate del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Le indagini

I fatti per i quali sono state emesse le misure risalgono al mese di febbraio scorso; in particolare, gli investigatori, grazie ad un’attività di indagine, coordinata dalla locale Procura della Repubblica, consistita anche nella predisposizione di mirati servizi di osservazione nei pressi di due diversi stabili, situati in due diverse vie, hanno avuto modo di appurare che vi fosse un’intensa attività di spaccio di sostanze stupefacenti.

In diverse occasioni, i poliziotti, grazie ai sequestri di dosi di sostanza fatti agli acquirenti e alle dichiarazioni rese dagli stessi, sono riusciti a risalire al modus operandi dell’organizzazione che spacciava all’interno dei due appartamenti, che erano vigilati costantemente da sentinelle e da telecamere.

Gli agenti, grazie alla visione delle immagini del sistema di videosorveglianza cittadina e ai costanti servizi di appostamento mirati al continuo monitoraggio della compravendita della sostanza stupefacente messa in opera dal gruppo criminale, hanno individuato due persone, a cui erano in uso gli immobili, e altre 7 che collaboravano nell’illecita attività.

Le misure cautelari

A conclusione delle indagini, l’Autorità Giudiziaria ha disposto, su richiesta della Procura della Repubblica capitolina, l’applicazione della custodia cautelare in carcere nei confronti di due italiani, di 47 e 48 anni, della misura degli arresti domiciliari per altre 5 persone, italiani tra i 22 e gli 89 anni, mentre per un 18enne e un 19enne è stata, altresì, disposta la misura dell’obbligo di presentazione alla P.G.

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.

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