Incendio alle Salzare, canadair in azione: drammatico scenario di devastazione e tensioni sociali
Ardea, vasto incendio devasta 706 ettari delle Salzare. Vigili del Fuoco e Protezione Civile in azione. Possibile ritorsione. Tensioni sociali e sfide amministrative.
Ardea, 25 luglio 2024 – Sono dovuti intervenire anche i Canadair e gli elicotteri dei Vigili del Fuoco per spegnere il vasto incendio che ha devastato i 706 ettari delle Salzare. La situazione è ancora critica, con le operazioni di spegnimento che proseguono da mezzogiorno e numerose squadre impegnate sul campo.
L’incendio, che ha richiesto l’intervento della Protezione Civile, dei Vigili del Fuoco e della Polizia Locale, è stato gestito con grande professionalità dal neo comandante dei Vigili Urbani, Tenente Colonnello Marzia Sgrò. Il personale ha lavorato senza sosta, rinunciando anche alla pausa pranzo, per fronteggiare le fiamme che hanno inghiottito baracche, alberi e rifiuti accumulati nel tempo.
Secondo alcune fonti, non confermate ma neppure smentite, potrebbe trattarsi di un atto di ritorsione da parte di coloro che hanno visto demolite le proprie abitazioni qualche mese fa. All’epoca, la demolizione era stata effettuata in presenza di senatori, prefetti, alti ufficiali delle forze dell’ordine, vigili urbani e numerosi giornalisti. Tuttavia, questo atto di legalità non sembra aver portato i frutti sperati.
Le Salzare, un’area ormai abbandonata e trascurata, sono diventate un girone dantesco. Il fuoco ha bruciato non solo le strutture di fortuna ma anche rifiuti pericolosi come gomme d’auto, materiali legnosi impregnati di vernici e isolanti. Nonostante le difficoltà, i Vigili del Fuoco e la Protezione Civile hanno mostrato grande coraggio e determinazione, utilizzando camion cisterna per rifornirsi di acqua.
Una situazione sociale esplosiva
Il contesto sociale delle Salzare è complesso. Secondo alcune testimonianze, molti degli abitanti abusivi, noti come “caminanti di Noto”, ritengono di essere stati ingiustamente perseguitati. Questi individui affermano di aver acquistato i terreni in buona fede da chi si presentava come legittimo proprietario, solo per scoprire successivamente che si trattava di eredi di un mezzadro senza diritti di vendita.
Nel frattempo, le tensioni aumentano. Da un lato, abusivi vedono le loro case demolite e si sentono discriminati; dall’altro, altri abusivi hanno costruito capannoni commerciali che operano senza licenze e sanatorie, in un’area di proprietà comunale e gravata da uso civico demaniale. Questa disparità di trattamento alimenta il risentimento e complica ulteriormente la situazione.
Un sindaco sotto pressione
La questione delle Salzare rappresenta una sfida significativa per il sindaco di Ardea. La gestione delle demolizioni e degli abusi edilizi richiede interventi decisi e coordinati tra le diverse autorità competenti. Tuttavia, la mancanza di azioni concrete ha portato a una crescente frustrazione tra i cittadini, i quali vedono il loro territorio trasformarsi in un’area di conflitto e degrado.
L’incendio di oggi è solo l’ultimo episodio di una serie di eventi che richiedono una risposta forte e coordinata da parte delle autorità locali e regionali. La sicurezza dei cittadini e la tutela dell’ambiente devono diventare priorità indiscutibili per evitare che situazioni simili si ripetano in futuro.
Per affrontare efficacemente le problematiche delle Salzare, è essenziale:
- Migliorare il coordinamento tra le forze dell’ordine e la protezione civile per garantire interventi rapidi ed efficaci in caso di emergenze.
- Implementare un piano di rigenerazione urbana che preveda la bonifica dei terreni e la costruzione di infrastrutture adeguate.
- Promuovere la legalità e il rispetto delle norme urbanistiche, garantendo che tutti i cittadini abbiano pari diritti e doveri.
- Fornire supporto sociale e legale agli abitanti per risolvere le controversie sulla proprietà dei terreni e prevenire ulteriori conflitti.
Solo attraverso un approccio integrato e collaborativo sarà possibile riportare la pace e la sicurezza nelle Salzare, trasformando quest’area in un esempio positivo di gestione del territorio e di integrazione sociale.