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Parigi 2024, Italia-Ungheria e le polemiche arbitrali. La Federnuoto si appella al TAS. Barelli: “Errore bestiale”

8 agosto 2024 | 20:41
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Parigi 2024, Italia-Ungheria e le polemiche arbitrali. La Federnuoto si appella al TAS. Barelli: “Errore bestiale”

La World Acquatics ha respinto il ricorso dell’Italia, fatto dopo gli errori arbitrali ai quarti di finale

Parigi, 8 agosto 2024 – La giuria di appello della World Aquatics ha respinto il secondo ricorso presentato dall’Italia in relazione all’evento che ieri sera gli arbitri Adrian Alexandrescu, rumeno, Valesin Miskovic, montenegrino, e il VAR Nicholas Hodgers, australiano, hanno valutato come brutalità (adesso definita violenza).

Questa mattina la giuria presieduta dall’olandese Erik van Heijningen ha ascoltato il team leader del Settebello Giuseppe Marotta, il dirigente Fabio Conti e l’atleta Francesco Condemi

Dirigenti e giocatore, supportati da video, hanno ribadito la mancanza di intenzionalità e di condotta violenta perché si tratta di una conclusione in porta con il contatto avvenuto alla fine del movimento naturale del braccio e con il dorso della mano aperta. Inoltre è stato portato all’attenzione della giuria d’appello l’audio del colloquio tra gli arbitri che dimostra come Miskovic interpretasse il contatto come prodotto dall’atto di tirare, mentre Alexandrescu lo inducesse ad assumere la sanzione della brutalità.

La giuria di appello, con comunicazione delle 14:10, ha respinto il ricorso motivandolo esclusivamente “on World Aquatics Competetion Regulations 13.1.1 and 20.3.7” (competetion scritto con la e). Il 13.1.1 riguarda le norme che disciplinano ricorsi e appelli; il 20.3.7 non risulta esistere. Inoltre non è stata comunicata alla Federazione nessuna squalifica comminata a Condemi, che quindi potrebbe essere regolarmente in vasca nella prossima partita. Alle 18:51 la FIN riceve le motivazioni argomentate che, tra l’altro, evidenziano la mancanza di violenza nell’azione di Condemi, limitate riprese video disponibili per gli arbitri che altrimenti avrebbero potuto decidere diversamente, l’impossibilità di ripetere la partita per decisioni che coinvolgono il VAR secondo i regolamenti in vigore. Questa sequenza di incongruenze hanno indotto la Federazione Italiana Nuoto a presentare ricorso al TAS.

“Quanto accaduto in semifinale è un errore bestiale, che è stato stigmatizzato da tutti i social e i siti internazionali di pallanuoto – ribadisce il presidente Paolo Barelli, ospite a Casa Italia per omaggiare il bronzo di Ginevra Taddeucci nella 10 chilometri – I ragazzi hanno ricevuto solidarietà di tutti, ma sono disperati per un’opportunità persa a causa dell’arbitraggio. I due ricorsi sono stati respinti; ne presenteremo un terzo al Tas per un riscontro formale al nostro disappunto perché non credo che sortirà ulteriori effetti. Un aspetto clamoroso è che l’appello non può modificare il risultato di una competizione secondo regolamento e questo è allucinante. Un altro è che se ieri era gioco violento, oggi non può non esserlo. L’errore è plateale e incomprensibile perché è evidente l’intenzione del ragazzo di tirare in porta. Trovo allucinante che arbitri esperti, convocati per le olimpiadi, non siano in grado di distinguere un gesto violento da uno tecnico”.

Alle 18:51 sono arrivate le motivazioni della giuria di appello che argomenta la decisione assunta con i seguenti estratti:

“Come questione preliminare, indipendentemente dal fatto che gli arbitri abbiano preso la decisione giusta in questo caso, l’articolo 20.7.5 della Parte Sesta del Regolamento stabilisce chiaramente che una partita non può essere ripetuta a seguito di una decisione che coinvolge il VAR … Per questa sola ragione, la protesta deve essere respinta”.

“La giuria d’appello non sostituirà con la propria opinione sulla protesta quella degli arbitri, a meno che l’appellante non presenti prove evidenti che la decisione dell’arbitro sia stata presa in modo arbitrario, irrazionale o in abuso della discrezionalità loro concessa”.

“La giuria d’appello è disposta ad accettare la mancanza di intenzione del signor Condemi, ma nota che gli arbitri hanno dovuto giudicare la situazione con le limitate riprese video disponibili e con le proprie osservazioni del momento particolare, incluso il grave infortunio al volto del giocatore ungherese”.

“La giuria d’appello non può giungere alla conclusione che gli arbitri abbiano deciso in modo irrazionale, arbitrario o in abuso di discrezione, anche se avrebbero potuto prendere una decisione diversa se avessero potuto esaminare le riprese video aggiuntive che non erano a loro disposizione quando hanno preso la loro decisione iniziale. Pertanto, la giuria d’appello ha deciso di respingere l’appello della Federazione Italiana Pallanuoto”.

Fonte Federnuoto – federnuoto.it

Foto Giorgio Scala / DBM

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