Caos in Assemblea Capitolina, la presidente chiede il Daspo per un consigliere
Licopodio, consigliere leghista del VI Municipio, aveva raggiunto lo scranno di Celli per protestare, trattenuto a braccia dai vigili urbani. Lei lo ha quindi espulso dall’Aula, sospendendo la seduta
Roma, 5 settembre 2024 – Bagarre all’Assemblea capitolina e la presidente Svetlana Celli (Pd) chiede il Daspo per il consigliere municipale Emanuele Licopodio, eletto con la Lega. Licopodio aveva raggiunto lo scranno di Celli per protestare, trattenuto a braccia dai vigili urbani. La presidente lo ha quindi espulso dall’Aula sospendendo la seduta.
La versione di Celli
“Questa mattina – ricostruisce Celli – stavo semplicemente applicando le regole previste, che tutti i consiglieri capitolini mi auguro conoscano bene quando un gruppo di amministratori del Municipio VI guidati dal presidente Nicola Franco ha tentato, con toni e modalità inopportune e per nulla democratiche, di bloccare la discussione per poter intervenire su un argomento non iscritto all’ordine del giorno.
Una richiesta irrituale e che dunque non è stato possibile accogliere. Pur comprendendone le ragioni, ho rimandato la decisione, come è giusto che sia, alla Conferenza dei capigruppo già programmata per il pomeriggio. Non ho quindi negato la parola a nessuno. Le sedute dell’Assemblea Capitolina si svolgono in base a quanto stabilito dal regolamento e all’Ordine dei lavori approvato dalla Conferenza dei Capigruppo“.
“A fronte di ciò – prosegue l’esponente dem – è partita una protesta poco elegante di un consigliere municipale per il quale ho adottato un provvedimento di espulsione e chiesto il Daspo. Non credo che i problemi della città si possano discutere e risolvere con atti di forza e così teatrali, delegittimando in questo modo le Istituzioni e i suoi rappresentanti. E’ uno stile che non ci appartiene e che identifica solo chi ne è autore. E’ necessaria invece un’azione responsabile da parte di tutti favorendo la collaborazione istituzionale nel rispetto dei diversi ruoli. Sul tema della carenza di personale nelle sedi municipali, come discusso anche in capigruppo – conclude Celli – sarà calendarizzato prima possibile un Consiglio straordinario con la partecipazione di tutti i Municipi. Ringrazio, infine, i consiglieri e tanti cittadini che mi hanno rivolto messaggi di solidarietà per quanto avvenuto“.
L’attacco a Gasparri
“Immaginate cosa possa accadere se un giorno entrassimo a Palazzo Madama, sede del Senato della Repubblica, e pretendiamo con forza di poter parlare e intervenire senza averne titolo su argomenti non dovuti e non previsti? Ecco, senatore Maurizio Gasparri: è più o meno quanto avvenuto in Aula Giulio Cesare, sede dell’Assemblea capitolina di Roma, dove amministratori del centrodestra del Municipio VI, capitanati dal loro presidente, hanno tentato con modalità poco democratiche e aggressive di essere ascoltati su un tema non programmato, non concordato e non inserito all’ordine dei lavori. Per essere chiari: non ho negato la parola a nessuno, ma ho solo rispettato le regole” ha poi aggiunto Celli, in un altro comunicato.
“Le immagini sono pubbliche e a disposizione di tutti. Il senatore Gasparri, dall’alto della sua decennale storia istituzionale, sa bene che il funzionamento delle Istituzioni è disciplinato da procedure precise. Ma oggi, confuso e distratto dalle vicende e dai problemi interni al Governo che stanno sfociando in alcuni casi in un preoccupante e vergognoso gossip familiare, e imbeccato erroneamente da qualche riferimento locale romano, il senatore Maurizio Gasparri si è lanciato in una difesa e solidarietà della sua parte politica, alterando e capovolgendo completamente i fatti” si legge.
“La democrazia e il buon governo si costruiscono sul rispetto delle norme e dei regolamenti, e non su atteggiamenti intimidatori e arroganti per far valere le proprie ragioni, uno stile questo che non ci appartiene. Le Istituzioni parlano tra loro e collaborano con serietà e lealtà, e non mettono invece in scena teatrini pretestuosi e strumentali per avere visibilità. Ringrazio, dunque, il senatore Gasparri per la solidarietà al contrario e per l’attenzione alla città di Roma. L’auspicio è che la stessa sensibilità possa essere espressa anche per sostenere concretamente il proficuo percorso di rilancio che la nostra Amministrazione sta realizzando, magari ad esempio stimolando il Parlamento e il Governo a fare in fretta per la riforma di Roma Capitale o impegnarsi per far arrivare fondi per le nuove assunzioni per Roma e per i Municipi. Questa sì sarebbe cosa buona e giusta” conclude Celli.
Angelucci: “Vergognosa occupazione squadrista”
“Inaccettabile e vergognoso il comportamento tenuto da esponenti della Lega e di Fratelli d’Italia del VI Municipio oggi in Aula Giulio Cesare. Desidero esprimere la mia piena solidarietà alla presidente dell’Assemblea capitolina Svetlana Celli, fatta oggetto di un atteggiamento intimidatorio, e per quanto accaduto, uno spettacolo indegno che non dovrebbe mai essere tenuto da nessuno, tanto più da parte di eletti in un luogo dedicato al confronto democratico, la casa dei romani. Un atteggiamento indifendibile, anche da motivazioni relative all’amministrazione del territorio. Piuttosto che comportarsi con arroganza, questi signori dovrebbero chiedere conto al governo nazionale, guidato dalla loro parte politica, dei corposi tagli al bilancio della Capitale decisi in manovra. Per parte nostra chiediamo alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni e al segretario della Lega Matteo Salvini se siano d’accordo con queste modalità di azione o se intendano invece prendere le distanze da questi comportamenti, squadristi e minacciosi, e condannare quanto accaduto nella Casa dei romani” dichiara Mariano Angelucci, consigliere capitolino dem e presidente della commissione Turismo di Roma Capitale.
Avs: “La destra dovrebbe prendersela con il Governo”
“Quanto successo questa mattina in Aula Giulio Cesare è davvero una cosa vergognosa: membri della maggioranza di destra che governa il Municipio VI hanno tentato di aggredire la Presidente d’Aula che, a loro detta, non gli avrebbe permesso di esprimere le gravi difficoltà di carenza del personale municipale. In primo luogo va rappresentata la verità della questione e come ricordato dall’assessore al Personale Andrea Catarci, intervenuto in una sessione straordinaria del Consiglio del Municipio Roma VI a fine giugno, nel 2024 la Struttura Territoriale delle Torri, come gli altri Municipi, è cresciuta nel numero dei dipendenti con un incremento di 17 unità rispetto all’anno precedente, di un dirigente coprendo tutte le tre direzioni presenti ed ha avuto 18 Funzionari con incarico di Elevata Qualificazione rispetto ai 14 del passato”. Così, in una nota, il gruppo capitolino di Alleanza Verdi e Sinistra.
“Forse i consiglieri municipali della Lega fanno finta di non sapere che da più di un anno Roma Capitale sta chiedendo al Governo Meloni specifiche disposizioni proprio sul personale perché la nostra città rispetto a tutte le altre è quella più penalizzata sulla possibilità di spesa sulle politiche assunzionali. Oltre a quello che si è realizzato in questi due anni, esaurendo tutte le possibilità dell’Ente, non si può andare” si legge.
Dal loro Governo non è arrivata ancora alcuna risposta alle richieste del Sindaco Gualtieri e davanti al prossimo evento Giubilare lasciano la Capitale senza strumenti e risorse per realizzare nuove assunzioni e aumentare gli stipendi che sono tra i più bassi di tutto il pubblico impiego. Insomma, le questioni importanti sono queste e il Presidente Franco farebbe meglio a richiamare al rispetto delle regole alla propria maggioranza: atteggiamenti come quelli di oggi in Aula sono fuori dal perimento democratico. Tutta la nostra solidarietà alla Presidente Svetlana Celli” concludono.
Il Pd: “Squadrismo fascista”
“Oggi in Aula Giulio Cesare è andato in scena uno spettacolo indecoroso. Un gruppo di consiglieri di Fdi del VI Municipio insieme al presidente Nicola Franco ha interrotto i lavori d’Aula con urla e atteggiamenti aggressivi. Nel corso della seduta, un membro del gruppo si è scagliato improvvisamente contro il banco della presidenza con toni fortemente aggressivi. Comportamenti intollerabili, degni del peggior squadrismo fascista. Li condanniamo fermamente e desideriamo esprimere piena solidarietà alla presidente dell’Assemblea capitolina Svetlana Celli per l’aggressione subita“. Così in una nota il gruppo consiliare del Partito democratico.
Azione: “Una scena scioccante”
“Quanto accaduto oggi in Aula Giulio Cesare è inaccettabile e ingiustificabile. Vedere consiglieri di FdI e Lega del VI Municipio, insieme al presidente Nicola Franco, urlare contro la presidente dell’Assemblea capitolina, Svetlana Celli, è stato scioccante. Un consigliere della Lega del VI Municipio è addirittura arrivato sotto lo scranno della Presidente. I gruppi di Fratelli d’Italia e della Lega in Campidoglio dovrebbero stigmatizzare il gesto e scusarsi pubblicamente. Alla Presidente Svetlana Celli esprimo piena solidarietà e vicinanza, sia come donna che come Capogruppo di Azione”. Lo ha dichiarato la Capogruppo di Azione in Campidoglio, Flavia De Gregori.