il fatto

Tragedia in azienda a Latina, esplode un serbatoio: morto operaio

5 settembre 2024 | 10:09
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Tragedia in azienda a Latina, esplode un serbatoio: morto operaio

La Polizia indaga sulla dinamica dei fatti

Latina, 5 settembre 2024- È di un morto e di un ferito grave il bilancio dell’incidente sul lavoro avvenuto oggi pomeriggio in via Nascosa, alle porte di Latina, dove secondo le prime informazioni è esploso un serbatoio di gas liquido all’interno dell’azienda P.s.t., che si occupa di costruzioni metalliche e plastiche.

Sul posto, oltre a diverse ambulanze del 118 e ad un’eliambulanza, è intervenuta anche la polizia della questura di Latina per ricostruire l’accaduto, oltre ad alcune gazzelle dei carabinieri in loro supporto. Pochi istanti fa ha raggiunto il luogo dell’incidente anche il sindaco di Latina Matilde Celentano.

Rocca: “Condoglianze alla famiglia”

“Rivolgo le mie più sentite condoglianze alla famiglia del lavoratore che ha perso la vita nel tragico infortunio avvenuto in una officina metalmeccanica, a Latina. Stiamo monitorando da ieri sera le condizioni dell’operaio gravemente ferito e ricoverato al San Camillo di Roma”, lo scrive su X il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca.

Confail: “Ennesimo morto sul lavoro a Latina”

“Registriamo un altro incidente sul lavoro che ha provocato la morte ad un lavoratore ed il ferimento grave di un suo collega. E questo è accaduto ancora una volta nel nostro territorio e nel nostro comune. Ci avviamo a competere per il più triste dei primati, quello che nessuno vorrebbe mai vantare. E siamo certi che tutte le componenti della filiera del lavoro, a cominciare da ogni lavoratore ed ogni lavoratrice per continuare alle organizzazioni sindacali e datoriali, alle istituzioni di tutela e garanzia per finire a tutta la società civile, inorridisce ogni volta ed ogni volta si chiede perché”, si legge in un comunicato di Confail.

Per quale ragione, per quali errori ogni giorno si ripete questa tragedia. La morte di una persona che ha commesso l’errore di essere andata quel giorno a lavorare è troppo assurda da poter essere accettata.
Noi non ci arrendiamo, non crediamo che la soluzione sia nell’accettare il fatto che sia fisiologica la percentuale di perdita di vite umane mentre in Italia si lavora . E continuiamo a chiedere alle istituzioni di governo del nostro paese di assumere una posizione decisamente reattive e propositiva. Le nostre proposte sono sul tavolo del Governo, del Parlamento e del Senato della Repubblica e riguardano il cambio di prospettiva sulla qualità della formazione alla sicurezza, che deve essere patrimonio acquisito da ogni studente e studentessa d’Italia, sin dai primi cicli di apprendimento“.

Abbiamo approntato uno studio per fare in modo che l’Intelligenza Artificiale sia al servizio dei migliori sistemi di protezione dai rischi di incidenti in ogni attività, da quella più semplificata a quella dove l’impatto fisico è più elevato. Non resteremo con le mani in mano a compiangere ed a cospargerci il capo di cenere davanti alle famiglie degli sfortunati, incolpevoli, morti sul lavoro.
Basta vuol dire basta e chiediamo ancora una volta alla politica nazionale di agire senza indugi, di affrontare alla radice il problema, come vuole ogni cittadina e cittadino del nostro paese” conclude.

Il commento dell’ UGL

Siamo sgomenti per il drammatico incidente sul lavoro in cui ha perso la vita un operaio mentre un secondo è rimasto gravemente ferito in seguito all’esplosione di un serbatoio di gas in un’azienda di impiantistica a Latina. A nome dell’UGL, rivolgo il cordoglio alla famiglia della vittima e auspico che le Forze dell’Ordine facciano piena luce sulle cause della tragedia. Per arrestare l’inaccettabile strage sui luoghi di lavoro l’indignazione non basta più. Serve costruire un sistema che garantisca maggiori tutele ai lavoratori investendo sulla prevenzione, sul potenziamento dei controlli e sulla formazione. In tal senso, l’UGL guarda con favore alla prosecuzione del tavolo di confronto avviato al Ministero del Lavoro per discutere degli interventi necessari a contrastare il fenomeno delle cosiddette morti bianche, garantire l’effettiva attuazione di misure come la patente a punti per le imprese e il coordinamento del personale ispettivo”. Lo hanno dichiarato in una nota congiunta Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, e Armando Valiani, Segretario Regionale UGL Lazio, in merito all’incidente sul lavoro in cui ha perso la vita un operaio mentre un secondo è rimasto ferito gravemente in seguito all’esplosione di un serbatoio di gas in un’azienda di impiantistica a Latina.

Il Pd: “Basta morti sul lavoro”

Ancora un lavoratore che esce di casa e non vi fa più ritorno. Ancora una volta nel nostro territorio. Il tema dell’attenzione alla sicurezza sui luoghi di lavoro non è più rinviabile nell’agenda di istituzioni e organi preposti». Sono le parole del segretario provinciale del Partito democratico, Omar Sarubbo.

La nostra comunità piange un’altra vita spezzata. Ci stringiamo al dolore di quest’altra famiglia distrutta e auguriamo piena guarigione a chi ha riportato ferite e oggi combatte tra la vita e la morte, nell’auspicio che le indagini che seguiranno chiariscano al più presto il quadro delle responsabilità” aggiunge Sarubbo.

“Proprio l’altro ieri l’Inail ha comunicato gli ultimi dati delle morti sul lavoro. Numeri impressionanti – afferma il responsabile provinciale del Lavoro, Paolo Bovieri – che li ricorda: 577 incidenti mortali dall’inizio dell’anno, con aumento del 3,2% rispetto allo stesso periodo del 2023. Le denunce di infortunio nei primi sette mesi del 2024 sono cresciute dell’1,7% per un totale di oltre 350.000 rispetto a luglio dello scorso anno”.

“Uno scenario allarmante che non può essere ignorato. L’incremento di morti bianche confermato dal recente rapporto dell’Inail testimonia il fatto che non si fa abbastanza per arginare il fenomeno, soprattutto a livello governativo. Un vero e proprio bollettino di guerra, una guerra – sottolineano di due esponenti Dem – che lo Stato sta perdendo. Si stanzino più risorse per la prevenzione e la salvaguardia della vita e della salute delle persone che lavorano. Non è accettabile che in un Paese che eleva il lavoro a diritto costituzionalmente garantito non ci si preoccupi abbastanza di tutelarlo”.

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