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Tra Roma e Fiumicino la periferia si ribella contro le strade insicure

17 maggio 2025 | 18:47
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Tra Roma e Fiumicino la periferia si ribella contro le strade insicure

Gli abitanti della periferia si sono mobilitati con cartelli, striscioni, raccolte firme, diffide ed esposti a tutti i referenti e responsabili di questa viabilità che ha visto nel corso degli anni paurosi incidenti con morti

Fiumicino, 17 maggio 2025- Un folto gruppo di cittadini, con la presenza significativa del Sindaco di Anguillara e del Vicesindaco di Fiumicino, della Protezione Civile di Castel di Guido e di tanti parenti e vittime degli incidenti stradali, si è riunito per manifestare contro le strade insicure della capitale prendendo ad esempio una delle più disastrate, come Via del Casale di Sant’Angelo, arteria di 19 chilometri.

Questa strada, priva o carente di segnaletica orizzontale e verticale, con innumerevoli buche che ne rendono pericoloso il transito dei veicoli, che collega via Aurelia, all’altezza di Torrimpietra, con via Braccianese, è percorsa da fruitori che abitano a Roma, Bracciano,   Terzi,  Fiumicino,  Anguillara,  Ponton dell’Elce,  Tragliatella, Tragliata, Lotti di Roma e Testa di Lepre.

Autorizzata dalla Questura di Rona,  è stata organizzata da una onlus del territorio, I Due Liocorni odv, in modo davvero trasversale, vista la partecipazione anche di due membri di opposizione del comune  di Fiumicino, come Ezio di Genesio Pagliuca e Maurizio Ferreri. Il Vicesindaco di Fiumicino ed assessore ai LL.PP Giovanna Onorati  ha preso la parola, assieme al sindaco di Anguillara Antonio Pizzigallo, per spiegare alcune iniziative in cantiere.

Si tratta di una grossa rotatoria, già finanziata dalla Regione Lazio, all’incrocio tra via del Casale di Sant’Angelo e via di Tragliatella, dove debbono cominciare gli espropri per realizzare l’opera. Ma ne occorrerebbero altre tre, come puntualizza Fabrizio Miotto, un organizzatore e ciclista che ha fatto di persona una denuncia ai Carabinieri e Procura per la pericolosità della strada.

In effetti la via è interessata al transito di innumerevoli autotreni provenienti da tre cave della zona che percorrono a forte velocità questi 19 chilometri, laddove non esistono dissuasori o autovelox, anche se il limite sarebbe di 70 Km orari. Vibrazioni e polveri dei pesanti mezzi penalizzano abitanti ed attività commerciali frontisti di questa arteria.

La competenza di questa lunga strada è dell’Area Metropolitana di Roma, che seppure invitata alla manifestazione si è ben guardata dal parteciparvi o dal comunicare qualcosa che facesse sentire la propria vicinanza ad un problema che sembra irrisolvibile. Eppure riasfaltare tutta la strada e dotarla di ogni tipo di segnaletica è una priorità dell’Amministrazione che ha sostituito la Provincia.

Insomma gli abitanti della periferia si sono mobilitati con cartelli, striscioni, raccolte firme, diffide ed esposti a tutti i referenti e responsabili di questa viabilità che ha visto nel corso degli anni paurosi incidenti con morti, feriti, lungodegenti come lo stesso presidente della Protezione Civile di Castel di Guido, Attilio Zanini, travolto con la moglie da un automobilista, presente con stampelle e tutor tra i partecipanti.