La tv americana FoxNews – vicina ai repubblicani e al presidente stesso – ha lanciato l’indiscrezione, poi smentita dalla Tass. Per la Capitale ospitare l’incontro rischierebbe di essere un terremoto politico e giuridico
Roma, 8 agosto 2025 – Il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ed il presidente russo, Vladimir Putin, potrebbero incontrarsi a Roma. L’indiscrezione lanciata da FoxNews, la quale ha citato due fonti vicine ai negoziati. La rete televisiva, vicinissima ai repubblicani e al presidente stesso, sta facendo il giro del mondo: secondo quanto affermato, l’incontro potrebbe venire già lunedì 11 agosto. L’indiscrezione è giunta fino a Mosca: l’agenzia di stampa russa Tass ha smentito questa voce, aggiungendo che l’atteso summit – per cui già sono iniziati i preparativi , stando alle fonti di entrambe le parti – non si svolgerà in nessun paese europeo, dato che la maggior parte di essi hanno fornito armi e miliardi all’Ucraina, oltre che smesso di importare il gas dalla Russia. Tra l’altro pochi giorni fa l’ambasciatore russo in Italia ha dichiarato che del nostro paese “non ci si può fidare” ed il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è finito nella blacklist di Mosca.
Roma può ospitare il summit?
L’indiscrezione comunque è stata lanciata e va analizzata. Rimanendo nel campo delle ipotesi, la domanda va posta: Roma potrebbe essere sede del summit? Beh, tecnicamente no: la Capitale non potrebbe ospitare il summit senza conseguenze legali per Vladimir Putin. L’Italia, infatti, riconosce la giurisdizione della Corte Penale Internazionale (CPI) e, in quanto Stato parte dello Statuto di Roma, sarebbe giuridicamente obbligata ad arrestare il presidente russo se mettesse piede sul proprio territorio. Questo vale per qualsiasi area sotto la sovranità italiana, compresa la Capitale.
L’unico spiraglio pratico — e qui sta il nodo — sarebbe lo Stato della Città del Vaticano. Non essendo parte dello Statuto di Roma, il Vaticano non ha obbligo di eseguire il mandato di arresto della CPI. Un eventuale incontro tra Trump e Putin oltre le mura leonine aggirerebbe così l’ostacolo giuridico, permettendo al presidente russo di partecipare senza rischiare un fermo.
Tuttavia per arrivare fisicamente in Vaticano, Putin dovrebbe entrare nello spazio aereo o nel territorio italiano, anche solo per pochi metri. Questo, in teoria, basterebbe a far scattare l’obbligo di arresto da parte dell’Italia, perché il mandato della Corte Penale Internazionale si applica ovunque sotto la giurisdizione italiana. Ci sono però due possibili vie per “aggirare” questo passaggio: il primo è l’Ingresso diretto via elicottero o aereo in territorio vaticano – il quale ha un proprio eliporto e, in casi eccezionali, si potrebbe coordinare un volo che atterri lì senza transito formale sotto giurisdizione italiana (operazione logisticamente delicata e che richiederebbe un accordo politico molto alto). Il secondo è una trattativa diplomatica preventiva – l’Italia potrebbe decidere, per ragioni politiche o di sicurezza internazionale, di non eseguire l’arresto durante il transito, invocando una deroga o un’interpretazione “flessibile” dell’obbligo, ma ciò sarebbe un terremoto politico e giuridico. In altre parole: non è impossibile, ma sarebbe un’operazione ad altissimo tasso di tensione diplomatica, e ogni dettaglio andrebbe pianificato con estrema cautela.




