Incidente sul lavoro al centro di Roma, operaio muore schiacciato da un macchinario
Non si fermano le stragi sul lavoro in Italia. Da Torino alla provincia di Catania, solo oggi sono morti 4 operai
Roma, 8 settembre 2025 – Non si ferma la scia di morti sul lavoro: oggi si contano quattro incidenti mortali in Italia. Numeri raccapriccianti, che certificano come si tratti di una vera e propria crisi nazionale di cui non si parla mai abbastanza. Eppure, il bilancio dei morti continua a salire nel silenzio generale.
Roma — Tragedia al centro città: un operaio è morto schiacciato da un macchinario sulla banchina del Tevere, all’altezza di piazza Trilussa. Sul posto sono intervenuti polizia (con la scientifica per i rilievi) e vigili del fuoco. Restano da chiarire le dinamiche dell’incidente.
Torino — In via Genova, all’altezza del civico 87, un operaio è morto e un altro è rimasto ferito dopo la caduta del cestello di una gru. La vittima, un 69enne di origini egiziane, intorno alle 7.30 è precipitato mentre stava cambiando un cartellone pubblicitario sulla facciata di un palazzo di cinque piani: il cestello operava a circa dodici metri d’altezza. Sul posto i soccorsi del 118 Azienda Zero, i carabinieri della stazione Lingotto e gli ispettori dello Spresal. Non è in gravi condizioni il 70enne rimasto ferito, che si trovava ai piedi della gru: è stato trasportato alle Molinette in stato di shock.
Monza — In via Mauri, un operaio di 48 anni è morto all’interno di un’azienda che produce valvole industriali. La dinamica è al vaglio dell’Ats: dai primi accertamenti l’uomo sarebbe rimasto schiacciato da un macchinario. All’arrivo dell’ambulanza il 48enne era già deceduto. Sul posto anche la Polizia di Stato.
Riposto (Catania) — Un quarantenne è morto durante l’ampliamento dei capannoni di una ditta di serramenti per l’edilizia: secondo una prima ricostruzione sarebbe precipitato da un’impalcatura, perdendo la vita sul colpo. Sono intervenuti il 118 e i carabinieri della locale stazione; richiesto l’intervento di Spresal e Nil.


