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Roma, in 30mila per lo sciopero generale pro Palestina: cortei, tangenziale bloccata e studenti in marcia

22 settembre 2025 | 18:18
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Roma, in 30mila per lo sciopero generale pro Palestina: cortei, tangenziale bloccata e studenti in marcia

La mobilitazione è partita da piazza dei Cinquecento, davanti alla stazione Termini, per poi snodarsi lungo un percorso di oltre 11 chilometri

Roma, 22 settembre 2025 – Roma si è fermata oggi, 22 settembre, per lo sciopero generale indetto in solidarietà con la Palestina. In città hanno sfilato circa 30mila persone tra sindacati autonomi, organizzazioni per la Palestina, studenti e lavoratori. Secondo l’Usb, promotrice della giornata di mobilitazione, “sono milioni i lavoratori e le lavoratrici che stanno scioperando in tutto il Paese”, dai porti alle scuole, fino ai magazzini della logistica e alle amministrazioni pubbliche

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La mobilitazione è partita da piazza dei Cinquecento, davanti alla stazione Termini, per poi snodarsi lungo un percorso di oltre 11 chilometri. Il corteo ha raggiunto l’Università La Sapienza attraversando viale Cesare de Lollis, via Tiburtina e soprattutto la Tangenziale Est, invasa dai manifestanti per oltre un’ora. Le due corsie, bloccate dai cortei, hanno costretto al fermo centinaia di auto: molti automobilisti hanno reagito con solidarietà, suonando i clacson al passaggio dei manifestanti.

La mobilitazione ha coinvolto anche la vita commerciale della città. Numerosi negozi e ristoranti hanno aderito allo sciopero con la chiusura “delle serrande”, mentre nelle scuole la partecipazione ha superato in alcune aree il 70%. Centinaia di studenti delle scuole di Monteverde hanno attraversato viale Trastevere diretti verso il punto di raccolta dell’Unione sindacale di Base, gridando slogan come “free Palestine” e “siamo tutti antifascisti”.

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Anche a Monti, rioe ad alto tasso turistico tra Colosseo, piazza Venezia e Santa Maria Maggiore c’è chi ha scelto di non alzare le serrande, e rinunciare a incassi non banali, per dire basta alla carneficina di GazaTutto chiuso “Ai tre scalini”, bottiglieria in via Panisperna, solitamente con tavolini sold out e file di turisti e romani, di giorno e di sera. Serranda chiusa e sopra un avviso in italiano e inglese con tanto di bandiera palestinese stampata: ”Ai tre scalini aderirà allo sciopero generale per chiedere lo stop al genocidio. Riapriremo alle 18”, si legge. Stessa scelta, sempre sulla stessa via nel cuore della capitale, da parte di ‘Sacripante’, altro locale molto frequentato nel rione, che ha optato per un linguaggio più diretto. ‘Blocchiamo tutto. Noi aderiamo allo sciopero. Oggi restiamo chiusi’, è la scritta in stampatello che campeggia sul portone di legno, incorniciato da un verdissimo rincospermo.

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