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CRIMINALITA' SUL LITORALE

Anzio e Nettuno, il potere della ‘ndrangheta tra affari e politica

30 settembre 2025 | 11:00
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Anzio e Nettuno, il potere della ‘ndrangheta tra affari e politica

Il locale di ‘ndrangheta radicato sul litorale pontino ha condizionato economia e amministrazione, tra droga, voti e appalti

Anzio, 30 settembre 2025 –  Anzio e Nettuno il radicamento della ‘ndrangheta è una realtà consolidata. Il “locale” individuato dalle indagini, articolazione diretta del clan di Santa Cristina d’Aspromonte e formato anche da famiglie originarie di Guardavalle, ha esercitato negli anni un controllo capillare. Non solo droga: il vincolo mafioso ha garantito assoggettamento e omertà, trasformandosi in un vero sistema di potere economico e politico.

Le sentenze hanno dimostrato come l’organizzazione non si limitasse al narcotraffico ma si fosse infiltrata nelle attività economiche più diverse, dagli appalti ai servizi locali. Già nel 2005 il consiglio comunale di Nettuno venne sciolto per infiltrazioni mafiose. Le indagini successive hanno evidenziato come il sodalizio fosse in grado di monitorare i movimenti delle forze dell’ordine grazie alla complicità di ufficiali infedeli, ottenendo informazioni coperte da segreto investigativo.

Un dato significativo è l’accettazione sociale: non di rado, cittadini e imprenditori preferivano rivolgersi ai clan per risolvere dispute private, crediti o questioni personali, riconoscendo nei boss un’autorità più rapida e “incisiva” rispetto a quella dello Stato. Questo conferma la funzione di presidio punitivo che la cosca esercitava, alimentando un sistema parallelo di giustizia criminale.

Il radicamento ha prodotto un “congegno dinamico complesso”, come definito nelle carte processuali, capace di condizionare la vita civile e politica. L’ombra delle cosche ha continuato a pesare sulle amministrazioni comunali e sulla libertà degli operatori economici, imponendo regole, protezioni e alleanze con altri sodalizi criminali.

Il litorale di Anzio e Nettuno resta così un territorio in cui la presenza mafiosa calabrese ha attecchito profondamente, diventando un punto strategico per traffici e riciclaggio, ma soprattutto un esempio emblematico di come le mafie riescano a piegare comunità locali e istituzioni al proprio controllo.