Soulé in Nazionale? Quando disse: “Il mio cuore è per l’Argentina”
Il procuratore avverte: o Scaloni lo chiama o potrebbe finire alla corte di Gattuso. Ma nel 2024 il giocatore chiuse la porta agli Azzurri
Roma, 8 ottobre 2025 – Due gol e tre assist nelle prime sei giornate: i numeri dicono che Matías Soulé è già uno dei volti dell’inizio di stagione. Ma al di là delle statistiche, l’ala della Roma sta offrendo quell’ingrediente che oggi è merce rara: salta l’uomo, spacca le partite, crea superiorità. Non stupisce allora che la voce del giorno sia la sua possibile convocazione con l’Italia di Gennaro Gattuso — voce alimentata dal suo procuratore, che ha apertamente ammesso l’apertura a vestire l’azzurro se l’Argentina dovesse continuare a rimandare la chiamata: “Soulé è italo-argentino e a questo punto non so che potrebbe succedere se la situazione con l’Albiceleste non si dovesse sbloccare. Tutto è in piedi in questo momento. Matias avrebbe legalmente la possibilità di essere convocato con la nazionale italiana” ha detto.mesi dal Mondiale in Canada, Messico e Stati Uniti; come noto, l’Italia non partecipa ai Mondiali da due edizioni consecutive, ed anche la terza è in bilico. Le partite di questi giorni contro Estonia e Israele saranno
La doppia cittadinanza
Il giocatore, nato a Mar del Plata nel 2003, ha già indossato la maglia dell’Argentina Under 16 e Under 20, partecipando anche al Mondiale di categoria. Tuttavia, non ha mai debuttato con la Nazionale maggiore in una competizione ufficiale, e per questo non è “bloccato” dalla federazione argentina. Di conseguenza, se lo desiderasse, potrebbe richiedere alla FIFA il cosiddetto one-time switch, la procedura che permette di cambiare federazione una sola volta, purché il giocatore possedesse la doppia cittadinanza già durante le presenze giovanili. Soulé risponde pienamente a questo requisito.
Dal punto di vista formale, dunque, l’Italia può convocarlo, previo via libera della FIFA. A Coverciano la sua situazione è monitorata da tempo: già nel 2023 la FIGC aveva valutato la possibilità di inserirlo nel giro azzurro, ma il ragazzo — allora al Frosinone — preferì aspettare la chiamata dell’Albiceleste. Oggi, con Gennaro Gattuso sulla panchina della Nazionale e un nuovo ciclo tecnico in costruzione, la possibilità di riaprire il dossier Soulé torna d’attualità.
Ad accendere di nuovo i riflettori è stato il suo procuratore, che in queste ore ha dichiarato che Soulé sarebbe disponibile a valutare una chiamata italiana se l’Argentina dovesse continuare a non convocarlo. Un messaggio chiaro, che ha inevitabilmente riaperto il dibattito tra tifosi e addetti ai lavori.
“Il mio cuore dice Argentina”
Nonostante le dichiarazioni del procuratore, il passato di Soulé al momento dice altro. Il fantasista italo-argentino, infatti, aveva già declinato l’offerta azzurra in passato in vista delle convocazioni Euro 2024, quando la Svizzera umiliò gli Azzurri agli ottavi di finale. Ai microfoni di Sportmediaset, dichiarò apertamente: “Ringrazio Spalletti, so che mi voleva convocare con la Nazionale italiana, ma sono argentino, sono nato lì e il cuore mi dice sempre Argentina, sto aspettando la loro chiamata”. Tuttavia, le vie del calcio sono infinite. Ora bisognerà capire se Scaloni recepirà il messaggio lanciato dal procuratore: o lo convochi o va da un’altra parte. Coverciano, per la precisione. Anche se, nel caso in cui la sua aspirazione sia quella di giocare il Mondiale, non è detto che l’Italia sia la scelta giusta. Purtroppo. (Credit Foto: asroma.com)


