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Fiumicino: presentato il piano per la Riserva, l’estensione resterà invariata

11 ottobre 2025 | 10:00
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Fiumicino: presentato il piano per la Riserva, l’estensione resterà invariata

Parco archeologico, corridoi verdi e un piano antirumore nel Masterplan da 9 miliardi

Fiumicino, 11 ottobre 2025 – Nei giorni scorsi si è concluso il ciclo di audizioni pubbliche del Comune di Fiumicino sulla proposta di riperimetrazione della Riserva Naturale Statale del Litorale Romano, presentata da ENAC nell’ambito del piano di sviluppo dell’aeroporto “Leonardo da Vinci”. Il confronto, svoltosi tra settembre e ottobre 2025, ha coinvolto la Commissione Pianificazione Urbanistica e Strategia del Territorio, che ha ascoltato i rappresentanti delle associazioni civiche, dei comitati favorevoli e contrari, delle categorie economiche, di ADR e di ENAC stessa.

Durante le audizioni, per la prima volta, sono stati esposti i dettagli del Masterplan di sviluppo aeroportuale, che definisce il futuro assetto dello scalo fino al 2046. Il documento prevede investimenti complessivi per 9 miliardi di euro, interamente autofinanziati da ADR, di cui circa 4 miliardi destinati a manutenzione e miglioramento dell’infrastruttura esistente. Il piano include la riperimetrazione come primo passo tecnico necessario per l’avvio della procedura di compatibilità ambientale.

L’intervento riguarda circa 150 ettari di territorio, pari a meno dell’1% dei 16.000 totali della Riserva, e si basa sul principio di “saldo zero”: la superficie complessiva dell’area protetta resterà invariata grazie all’inserimento di nuovi spazi di pregio naturalistico e alla riqualificazione di aree oggi marginali. L’obiettivo dichiarato è restituire valore ecologico e paesaggistico al territorio, migliorandone la fruibilità pubblica e l’integrazione con le aree urbane limitrofe.

Enac parco archeologico aeroporto

Il progetto presentato da Enac prevede la realizzazione di percorsi ciclopedonali, biovie e aree di sosta con punti di osservazione, integrati da interventi di rinaturalizzazione e opere a verde. L’intento è creare nuovi corridoi ecologici che colleghino gli ambiti naturali della riserva, ampliando l’accessibilità per cittadini, turisti e scolaresche. Gli interventi di valorizzazione saranno accompagnati da un potenziamento delle aree archeologiche e paesaggistiche già esistenti.

Elemento centrale del piano è la nascita di un Parco Archeologico di 85 ettari, una superficie superiore a quella di Villa Borghese. L’area sorgerà nella parte sud-ovest del sedime aeroportuale, a ridosso della pista 1, e sarà gestita e mantenuta da ADR.

Il nuovo parco diventerà una porta di accesso alla città di Fiumicino, valorizzando i siti del Porto di Claudio e Traiano, di Monte Giulio e il Museo delle Navi di Fiumicino, fino a collegarsi idealmente con Ostia Antica. Si tratta di un sistema integrato di Parchi Archeologici che restituirà fruizione pubblica e visibilità a un patrimonio storico di eccezionale rilievo.

Enac parco archeologico aeroporto

Parallelamente, il Masterplan prevede un riassetto del sistema delle piste di volo per ridurre l’impatto acustico e migliorare l’efficienza operativa. La pista 1, la più vicina all’abitato, sarà accorciata di circa 900 metri e utilizzata solo per gli atterraggi in determinate ore del giorno. Lo spostamento del baricentro operativo verso est, in aree meno abitate, consentirà di ridurre il rumore fino all’80% nei quartieri di Fiumicino.

Il documento presentato in Commissione ha inoltre evidenziato i dati occupazionali legati allo sviluppo dello scalo: negli ultimi quindici anni ADR è passata da 2.500 a oltre 4.500 dipendenti diretti, mentre l’intera comunità aeroportuale conta oggi circa 50.000 lavoratori con tesserino operativo. Secondo i promotori, il piano genererà ulteriori posti di lavoro qualificati, in un contesto di sviluppo sostenibile e autofinanziato.

L’obiettivo dichiarato è costruire un territorio più connesso, accessibile e sostenibile, capace di integrare infrastrutture moderne e tutela ambientale. La riperimetrazione, in questo quadro, rappresenta la base su cui avviare un percorso di crescita che salvaguardi la biodiversità e al tempo stesso accompagni l’espansione dello scalo romano.

La fase di confronto si è chiusa con la raccolta delle osservazioni delle parti sociali e delle istituzioni coinvolte. Il documento passerà ora all’esame dei competenti organismi per la valutazione ambientale. In attesa dei prossimi passaggi, Fiumicino resta al centro di un dibattito che intreccia sviluppo aeroportuale, salvaguardia del paesaggio e identità del territorio.