Carta di credito revolving: ecco come funziona
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Carta di credito revolving: ecco come funziona

5 maggio 2021 | 8:0


Per utilizzare una carta revolving è necessario effettuare l’autentificazione delle ricevute tramite la firma del titolare della carta, per questo motivo non può essere utilizzata da terze persone, proprio come una comune carta di credito.


Le carte di credito e di debito più comuni sono la carta di credito tradizionale e il bancomat, entrambe rilasciate da un istituto finanziario o bancario e necessitano dell’apertura di un conto corrente.

La carta di credito si contraddistingue per due principali tipologie: la multifunzione e la monofunzione. Quella più comune e diffusa in tutto il mondo è la carta di credito multifunzione, che consente il pagamento con addebito su conto corrente a saldo posticipato e la funzione di anticipo dei contanti, oltre che il prelievo dei contanti presso gli sportelli automatici e l’addebito in tempo reale.

Tra le principali carte di credito tradizionali, esiste una tipologia molto utilizzata e presente in tutte le offerte degli istituti bancari, anche tra le carte di credito Nexi. Ci riferiamo alla carta revolving, una speciale carta di credito ricaricabile.

Che cos’è la carta revolving e come funziona

La carta di credito revolving rientra nella categoria delle carte ricaricabili ed è caratterizzata dalle stesse funzionalità di una carta di credito tradizionale a saldo. L’unica differenza consiste nel mancato addebito sul conto corrente delle spese in un’unica soluzione a fine mese.

La carta revolving, infatti, permette di effettuare acquisti senza tener conto dei fondi disponibili sul proprio conto corrente e offre la possibilità di pagare il proprio debito con rate mensili fisse o variabili, nei confronti del proprio istituto bancario o finanziario.

Per utilizzare una carta revolving è necessario effettuare l’autentificazione delle ricevute tramite la firma del titolare della carta, per questo motivo non può essere utilizzata da terze persone, proprio come una comune carta di credito.

Si tratta a tutti gli effetti di una tipologia di finanziamento, più accessibile rispetto ai classici prestiti e finanziamenti, perché richiede meno garanzie da parte del cliente. Rispetto ai tradizionali prestiti, però, le carte revolving sono caratterizzate da tassi di interesse più elevati, che si aggirano attorno al 17% circa e richiedono anche gli oneri di gestione sostenuti dal cliente.

Le operazioni da compiere con una carta revolving

La carta revolving può essere utilizzata da tutti gli individui maggiorenni che rispettano i requisiti imposti dall’istituto bancario o finanziario. Può essere utilizzata per effettuare acquisti all’interno di un negozio fisico o online, per prelevare contanti da uno sportello ATM e per eseguire transizioni di denaro mediante bonifico.

Le spese possono essere eseguite fino al raggiungimento dell’importo massimo messo a disposizione dall’ente bancario, denominato anche linea di credito. L’entità del planfond dipende dall’affidabilità creditizia del titolare della carta, per questo motivo i rimborsi delle transazioni prevedono una rata minima costante. L’importo di questa rata può essere incrementato dal titolare della carta che, al tempo stesso, può decidere di saldare l’intero debito con un transizione di denaro.

La rata minima mensile ha una scadenza concordata con il titolare della carta che, proprio come un finanziamento, si impegna ad effettuare il saldo prima e non oltre il termine ultimo. I pagamenti rateizzati permettono di rimborsare sia il credito concesso che gli interessi calcolati sulle somme effettivamente utilizzate.