Cassino, il rapporto tra pazienti e Andrologo secondo il Dr. De Luca
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Cassino, il rapporto tra pazienti e Andrologo secondo il Dr. De Luca

31 luglio 2019 | 21:28


Sottoporsi ad una visita di prevenzione andrologica permettete infatti di individuare per tempo e porre rimedio a una serie problematiche


Le visite andrologiche, nel complesso, sono in aumento nel Lazio. Ciononostante, la figura dell’andrologo continua a suscitare in molti uomini ansia e imbarazzo. Per questo motivo, risulta fondamentale che si instauri un rapporto di massima fiducia tra lo specialista e i propri pazienti: il servizio di andrologia a Cassino del prof. De Luca, a tal proposito, risulta particolarmente apprezzato in quanto offre al contempo massima competenza e discrezione.

La filosofia del Dr. De Luca

Il Dottor De Luca, rinomato urologo e andrologo componente della Sia, Società Italiana di Urologia, nonché dell’European Society for Sexual Medicine in ambito internazionale, da sempre promuove, anche nel suo studio di Cassino, la sana interazione tra medico e paziente. In questo modo, viene esorcizzata la paura tipicamente maschile di mettere in mostra una parte così intima del proprio corpo di fronte di un estraneo.

L’andrologo dovrebbe dunque essere visto come un alleato con cui poter parlare senza preoccupazioni anche di problematiche legate alla sfera dei rapporti sessuali. A tal proposito, il Dottor De Luca organizza delle sedute di discussione con il paziente, mirate a raggiungere un clima confidenziale che metta il più possibile a proprio agio, andando così a intervenire direttamente sulla sfera psicologica.
I disturbi più diffusi

Sottoporsi ad una visita di prevenzione andrologica permettete infatti di individuare per tempo e porre rimedio a una serie problematiche relative alla fertilità e al corretto funzionamento dell’apparato riproduttore. Guardando agli ultimi dati disponibili, nel frusinate le patologie più diffuse sono:

  • Disfunzione erettile
  • Eiaculazione precoce
  • Infertilità
  • Prostatite

Questi sono soltanto alcuni dei tanti disturbi che possono sopraggiungere nel corso della propria vita.
Presentarsi periodicamente ad un controllo medico, quindi, è una prerogativa fondamentale per rimanere in salute. Ovviamente, più si avanza con l’età maggiore sarà la necessità di un esame dettagliato. Tuttavia, per quanto riguarda l’aspetto genitale, i check up dovrebbero essere eseguiti già da giovanissimi.

Quando andare da un andrologo?

Questo è il quesito che in molti si pongono. Non vi è una risposta univoca ma, in alternativa, è possibile perseguire le direttive imposte dalla SIA:

  • Infanzia. Sui più piccoli è necessario appurare l’assenza di patologie (come per esempio quella del testicolo ritenuto), magari non captate dal pediatra e che, se non curate, possono risultare nocive per il prosieguo della vita sessuale;
  • Pubertà, periodo nel quale è possibile che si presenti il varicocele, uno dei fattori scatenanti l’infertilità;
  • Fine dell’adolescenza. Una visita tra i 16 e i 19 anni permette di osservare la piena maturazione dei propri genitali e se risultano adatti per una regolare operosità riproduttiva;
  • Età adulta (20-45 anni). In questa fase il paziente stesso diventa parte attiva: dopo il periodo puerile, infatti, è opportuno esercitare su se stessi la cosiddetta autopalpazione, fondamentale per scovare in tempo la presenza di masse tumorali. Questa tecnica consente di notare un sospetto incremento della forma testicolare;

Età matura (50 anni in su). Dopo i cinquant’anni, ogni due anni sarebbe bene fare la visita prostatica, atta a scongiurare la presenza di tumori.