Cattivo pagatore
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Cattivo pagatore

23 settembre 2023 | 5:0


Una persona quindi che ha il dubbio, e vuole sapere se è stato inserito oppure no nell’elenco, dovrà chiedere personalmente all’intermediario finanziario, e cioè società finanziaria o banca dove ha contratto il debito.


Molte persone si chiedono cosa si intende per cattivo pagatore e come fare per verificarlo. Riteniamo sia molto importante sapere ogni particolare che riguarda questi aspetti nell’ottica che purtroppo l’iscrizione nell’elenco dei cattivi pagatori può essere negativa, nel senso che potrebbe pregiudicare in futuro l’erogazione e la concessione di eventuali finanziamenti: addirittura in alcune circostanze potrebbe impedire l’apertura di un nuovo conto corrente.

Una persona quindi che ha il dubbio, e vuole sapere se è stato inserito oppure no nell’elenco, dovrà chiedere personalmente all’intermediario finanziario, e cioè società finanziaria o banca dove ha contratto il debito.

Oppure può In alternativa presentare una domanda alla centrale rischi della banca d’Italia oppure a istituti privati che si chiamano sistemi di informazioni creditizie.

Può essere quindi utile andare a prendere queste informazioni: però prima di fare questo passo c’è la possibilità di capire se si appartiene alle categorie dei cattivi pagatori.

Ma soprattutto si può cercare di evitare di entrare in questo elenco utilizzando delle accortezze che consentono di rischiare il meno possibile.

Nel caso in cui per esempio abbiamo contratto un prestito che rimborsiamo utilizzando i bollettini dobbiamo accettarci che questi ultimi vengano pagati prima della data di scadenza, indicata al loro interno.

Se invece le rate invece vengono rimborsate con un addebito sul conto corrente può essere una buona abitudine quella di verificare in prossimità della scadenza che il saldo del conto è positivo, in modo tale che poi la banca non abbia nessun problema o remora a dare il via libera al pagamento.

Infatti nel caso in cui dovesse succedere che il saldo del conto corrente, che abbiamo usato fino a quel momento per rimborsare il finanziamento richiesto in precedenza, dovesse essere risultare negativo al momento del pagamento la banca posticiperà l’addebito o nella peggiore delle ipotesi lo respingerà.

Di conseguenza quella rata non pagata diventerà un ritardo del pagamento e quindi un insoluto.

L’importanza di essere puntuali nei pagamenti per non dimenticare cattivi pagatori

Da quello che abbiamo detto fino a questo momento si vince come sia molto importante la continuità nei pagamenti per evitare di entrare negli elenchi come cattivi pagatori. Anche perché le banche di solito utilizzano gli archivi dei sistemi informatici creditizie per giudicare il nostro merito in quel senso, e di conseguenza per verificare se di solito siamo puntuali a pagare, oppure abbiamo ricevuto qualche segnalazione negativa in passato.

Questo controllo fatto dalle banche è una sorta di tutela nell’ottica di eventuali rischi di insolvenza, tenendo presente che i dati presenti in quegli archivi sono molto importanti, proprio per comprendere il livello di affidabilità di chi richiederà nel futuro un mutuo un prestito.

Ricordiamo infine che però per essere considerati cattivi pagatori ed essere inseriti in quella lista dovrà succedere che non abbiamo pagato una o più rate del finanziamento così come stabilito dal contratto. Al di là se questo ritardo sia avvenuto per negligenza o per difficoltà oggettive ad assolvere l’impegno preso.

In ogni caso l’istituto che ci ha concesso il più prestito, deve avvisarci 15 giorni prima di essere inseriti nella lista in modo da permetterci eventualmente di risolvere il problema.