Changing for the Bettor, l’università scende in campo per il gaming
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Changing for the Bettor, l’università scende in campo per il gaming

25 febbraio 2019 | 11:13


Il Gruppo GVC lancia la collaborazione con Harvard per finanziare la ricerca in campo di gioco responsabile.


ROMA – L’università scende in campo e si mette in gioco, per renderlo responsabile e sicuro. È quanto accaduto nella campagna “Changing for the Bettor”, iniziativa globale finalizzata a sostenere il gioco sicuro e legale promossa dalla GVC Holdings PLC, gruppo multinazionale del gaming e delle scommesse sportive che raccoglie l’italian Gioco Digitale e altri brand importanti del settore.

Un’alleanza tra i grandi del settore e il Dipartimento sulle Dipendenze del Cambridge Health Alliance, clinica universitaria dell’Harvard Medical School, per fare del GVC l’operatore di gioco più sicuro, affidabile, responsabile e quindi anche piacevole e fruibile del pianeta.

La campagna “Changing for the Bettor” sarà articolata in diversi step, a iniziare dalla comprensione del problema del gioco patologico e delle sue dipendenze fino al delineamento delle soluzioni migliori. Previsti anche percorsi educativi per i principali stakeholder, con corsi per i più giovani in collaborazione con GamCare, organizzazione benefica britannica, e con il coinvolgimento delle scuole pubbliche insieme alla EPIC Risk Management. Insieme a questo sono previste attività di promozione dei comportamenti responsabili, di un approccio consapevole alla progettazione dei giochi, e al finanziamento di cure per chi ne ha bisogno, raddoppiando le donazioni alla ricerca destinando il 2 per mille dei ricavi lordi, il Gross Gaming Reveneu, a questo settore.

All’interno del programma è forte, ovviamente, anche la carica tecnologica: è previsto il lancio dell’algoritmo “Markers of Harm”, sviluppato da Senet, che permette di fornire e guidare l’utente a scelte consapevoli e sicure. L’algoritmo verrà implementato sulla piattaforma casino.giocodigitale.it, che già adotta diversi strumenti finalizzati alla comunicazione del Gioco Responsabile e al contrasto del gioco patologico.

Nei prossimi cinque anni GVC investirà quindi 5 milioni di dollari sulla Harvard Medical School per capire meglio e ridurre lo sviluppo potenziale del gioco problematico. All’università verranno forniti dati particolari sugli utenti, dopo averli resi anonimi, per poter così tracciare schemi di comportamento etico, marcare comportamenti sospetti, analizzare gli effetti dell’espansione dei giochi con vincita in denaro in mercati emergenti.

Adottando questo approccio, i ricercatori valuteranno l’efficacia degli algoritmi usati da GVC e da altri operatori per rilevare comportamenti a rischio, misurare l’efficacia dell’azione dei messaggi preventivi e l’impatto degli strumenti di gioco responsabile messi a disposizione della clientela. “La maggior parte dei nostri clienti gioca sulle nostre piattaforme in un ambiente sano e divertente – spiega Grainne Hurst, Director of Responsible Gaming di GVC – siamo tuttavia consapevoli che il gioco possa impattare negativamente sulle vite di alcuni giocatori. Ci impegniamo, quindi, nel guidare il settore nel ridurre i potenziali danni causati dal gioco problematico.” Con questo spirito parte la Changing for Bettor, che trova la benedizione di Mims Davies, Ministro del Parlamento inglese con delega al settore dei giochi, e anche di Moreno Marasco, Amministratore Delegato di bwin Italia e Presidente di LOGiCO, che commenta positivamente la partnership tra Harvard e GVC.

Con la collaborazione di questi due giganti, di ricerca da un lato e di gaming dall’altro, a trarne i vantaggi saranno, sicuramente i giocatori. Che avranno accesso ad un ambiente più sicuro e responsabile. Lontano da ogni rischio.