Come prendersi cura degli anziani non autosufficienti
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Come prendersi cura degli anziani non autosufficienti

11 aprile 2024 | 8:0


Per un anziano non autosufficiente, vivere in una RSA significa prima di tutto ridurre il proprio stato di solitudine


Quando si entra nella terza età, si va incontro al naturale processo di invecchiamento che provoca un graduale declino del corpo e della mente (invecchiamento fisiologico) e, in molti casi, la comparsa di possibili patologie più o meno gravi (invecchiamento patologico).

In questi casi, è la famiglia a prendersi cura dell’anziano e a supportarlo nelle terapie e nelle attività quotidiane. Quando però questo tipo di supporto non è possibile, diventa necessario richiedere l’intervento di un esterno (badante, infermiere, assistenza domiciliare, ecc.) o, se la situazione è più complessa, rivolgersi ad una Residenza sanitaria assistenziale (RSA).

Se vuoi maggiori informazioni in merito, visita il sito di Anni Azzurri, azienda specializzata presente su gran parte del territorio nazionale con numerosi sedi. Per spiegare in breve cosa sono le RSA, è bene dire che si tratta di strutture sociosanitarie residenziali, non ospedaliere, specializzate nel fornire assistenza medica, infermieristica e riabilitativa per un tempo determinato o continuativo agli anziani non autosufficienti che necessitano di cure e supporto costante.

Differenza tra RSA e altre soluzioni per anziani

Le RSA sono strutture diverse da ogni altra soluzione di supporto per anziani che hanno bisogno di cure e aiuto. Sono differenti dall’ospedale, in cui il ricovero è destinato a interventi temporanei o di emergenza, e si distinguono anche dalle case di riposo, che accolgono anziani che hanno conservato parte della loro autonomia e richiedono un livello di assistenza inferiore.

Infine, le RSA si differenziano anche dalle case di cura, che assistono persone affette da patologie acute o gravi che necessitino l’assistenza di personale sanitario specializzato, ma non garantiscono la presenza del personale medico-sanitario 24 ore su 24, come invece accade nelle Residenze sanitarie assistenziali.

I benefici di una RSA per un anziano non autosufficiente

Per un anziano non autosufficiente, vivere in una RSA (per un periodo limitato o a tempo indeterminato) significa prima di tutto ridurre il proprio stato di solitudine e godere di un supportocostante e continuativo in tutte le attività quotidiane (lavaggio, alimentazione, riposo, ecc.).

Inoltre, il ricovero in RSA permette di ottenere cure einterventi sanitari, infermieristici e riabilitativi e terapie farmacologiche24 ore su 24 grazie a un Team qualificato e sempre presente, formato da medici, infermieri, OSS, ASA, fisioterapisti.

In più, le Residenze sanitarie assistenziali assicurano un perfetto livello di privacy e socializzazione, diventando vere e proprie abitazioni in cui ritrovare uno stile di vita casalingo e familiare. Infine, nelle RSA l’autonomia degli anziani, in tutte le sue funzioni residue, viene favorita e incoraggiata, così come gli orari fisiologici, i bisogni e i ritmi personali, nel totale rispetto di ogni ospite, su cui viene creato un progetto personalizzato che tiene conto delle caratteristiche specifiche e delle necessità e che viene definito in accordo con la famiglia, coinvolta in ogni scelta del percorso.

Le RSA rappresentano quindi un soggiorno di qualità e un ricovero sanitario mirato ed efficace, con la possibilità di avere sempre vicini i parenti, che possono fare visita ai propri cari per fornire una fonte di compagnia e di connessione con il mondo esterno e dare un sostegno emotivo in più ogni volta che serve.