Cosa cambia tra cannabis, hashish e marijuana
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Cosa cambia tra cannabis, hashish e marijuana

10 luglio 2020 | 8:0


Per fare un po’ di chiarezza in merito abbiamo intervistato il team di Weedzard, che ci ha aiutato a mettere i puntini sulle i


Parlare di cannabis, di hashish o di marijuana non è la stessa cosa, anche se quasi sempre questi termini vengono utilizzati come sinonimi e come se fossero intercambiabili tra di loro. Per fare un po’ di chiarezza in merito abbiamo intervistato il team di Weedzard, che ci ha aiutato a mettere i puntini sulle i.

Cominciamo dalla cannabis

La cannabis è, molto semplicemente, una pianta. Di questa pianta ci possono essere tre sottospecie differenti: la sativa, l’indica e la ruderalis. Grazie alla cannabis si può ottenere una resina con circa un centinaio di terpenoidi, una sessantina di cannabinoidi e una ventina di flavonoidi. La pianta presenta foglie dentate ed è in grado di raggiungere i 3 metri di altezza. Già in passato è stata impiegata per scopi psicotropi, ma anche con finalità commerciali, per esempio nel settore tessile, e in ambito farmacologico.

E la marijuana che cos’è?

Quando la cannabis comincia la fioritura, ne vengono raccolte le cime, sul cui sviluppo sono state concentrate le energie. Queste cime poi devono essere conciate. Si tratta di un procedimento che, a seconda dei casi, può richiedere 2 o 3 mesi di tempi: dipende dal modus operandi di chi coltiva, ma anche dalla tipologia di cannabis. Dopo che sono state essiccate, le infiorescenze possono essere vendute come marijuana: si parla di marijuana legale se il contenuto di THC è inferiore allo 0.2%. I consumatori dimostrano di apprezzare le cime apicali, che sono più sviluppate, e le componenti centrali. In pratica, la marijuana corrisponde ai fiori maturi. L’hashish, al contrario, ha a che fare con i tricomi.

Avete parlato del contenuto di THC: di che cosa si tratta?

Il THC non è altro che la più importante sostanza con effetto psicoattivo che si trova all’interno della cannabis. Questa può essere vaporizzata, ingerita o fumata: in qualsiasi caso la sua assunzione determina una specifica interazione con i numerosi ricettori che si trovano in tutto il corpo e in particolare nel cervello. Negli anni sono state svolte molte indagini a proposito degli effetti sulla salute che il THC può provocare nel caso in cui venga assunto in maniera prolungata: effetti dannosi, purtroppo. D’altro canto, è necessario sapere che il livello di tossicità del THC è modesto: per essere più chiari, la sostanza può essere nociva unicamente nel caso in cui venga consumata in alte quantità. La marijuana italiana sul sito di Weedzardrispetta i limiti di legge per ciò che riguarda la concentrazione di THC.

Che cos’è Weedzard?

Il nostro è un negozio online che mette a disposizione degli utenti un ricco catalogo di prodotti a base di CBD derivati dalla marijuana legale. Chi naviga nel nostro store virtuale ha l’opportunità di scoprire la varietà del nostro assortimento, che non comprende solo le infiorescenze ma anche, per esempio, gli oli a base di CBD. È disponibile perfino una linea di prodotti pensata per gli animali domestici. La vendita è riservata solo agli utenti maggiorenni, anche se – va precisato – la legge non proibisce gli acquisti a chi non ha ancora compiuto 18 anni.

Torniamo a parlare del THC: che cosa deve sapere chi si avvicina per la prima volta a questo mondo?

In primis il THC non deve essere demonizzato, dal momento che la sua assunzione può favorire anche effetti positivi. Questa sostanza, infatti, può essere adoperata per la cura del glaucoma e per il trattamento del calo di appetito che si verifica quando ci si sottopone a cicli di chemioterapia che comportano l’assunzione di dosaggi di farmaci molto elevati. Il THC, inoltre, contribuisce a ridurre i sintomi tipici della sclerosi multipla. Il contenuto di THC è sempre più elevato nell’hashish rispetto alla marijuana, dato che l’hashish consiste nella resina che viene estratta dai fiori in cui è presente la quantità di cannabinoidi maggiore.

Chi fuma si accorge della differenza tra la marijuana e l’hashish?

Certo, se si tratta di un fumatore esperto la differenza non può non essere notata. Basti pensare che la concentrazione di THC per il fumo di marijuana oscilla tra il 15 e il 21%, mentre per il fumo di hashish supera il 20% e in alcuni casi può arrivare fino al 60. Ma non è tutto, perché particolari processi di estrazione permettono di raggiungere addirittura picchi del 99%. Sia chiaro, però: chi fuma unicamente le cime può comunque andare incontro a effetti psicoattivi molto rilevanti.

Ricapitolando, che cosa cambia tra la cannabis, la marijuana e l’hashish?

Quando si parla di cannabis si fa semplicemente riferimento a una pianta, e quindi si parla di fiori, foglie, stelo e radici, senza distinzioni relative alle finalità di coltivazione. I fiori della pianta con un contenuto elevato di principi attivi, poi, danno origine alla marijuana: una volta che sono stati essiccati possono essere fumati con scopi ricreativi o per finalità mediche. Infine c’è l’hashish, che è il prodotto delle resine e dei pollini della pianta di cannabis: in questo caso sono alte sia la concentrazione di THC che quella di CBD. L’hashish che deriva da una pianta indica ha effetti più pesanti di quello dell’hashish ottenuto da una pianta di sativa, che colpisce soprattutto il cervello e si traduce in un high più creativo. Nel caso dell’hashish indica, il suo consumo determina un intontimento della mente e si estende anche al resto del corpo.

Il CBD che cos’è?

È il secondo cannabinoide dopo il THC in termini di diffusione. Tante ricerche hanno messo in evidenza che questa sostanza è in grado di contribuire alla lotta ai tumori, aiutando a contrastare la diffusione delle metastasi al seno. Ma i suoi benefici dal punto di vista della salute si riscontrano anche sotto altri aspetti: il CBD, infatti, è in grado di attenuare diversi sintomi medici come gli stati di ansia, i dolori cronici, le infiammazioni e gli spasmi muscolari. La sostanza non ha gli effetti collaterali tipici del THC, come la letargia o le sensazioni di euforia, e quindi può essere assunta senza che si corra il rischio di sballarsi.