COVID-19, come hanno reagito le connessioni internet durante il lockdown
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COVID-19, come hanno reagito le connessioni internet durante il lockdown

20 maggio 2020 | 16:25


Il distanziamento fisico e la costante igienizzazione (personale e locale) rappresentano nuove abitudini con le quali bisognerà convivere, verosimilmente, ancora per molto tempo.


Come ormai ampiamente assodato, il COVID-19 ha avuto un notevole impatto sulle abitudini di vita degli italiani. Le misure adottate da oltre due mesi a questa parte dal Governo hanno imposto a milioni di cittadini un radicale cambiamento, tanto in ambito sociale quanto lavorativo. Il distanziamento fisico e la costante igienizzazione (personale e locale) rappresentano nuove abitudini con le quali bisognerà convivere, verosimilmente, ancora per molto tempo.

Tra le misure di contenimento del contagio figura anche lo smart working (o “lavoro agile”), che consiste nello svolgimento delle proprie mansioni lavorative da casa; il provvedimento punta principalmente a ridurre gli spostamenti e, di conseguenza, la possibilità di assembramenti in luoghi chiusi. Naturalmente, il lavoro agile non è applicabile ad ogni genere di lavoro ma solo a quelli che possono essere svolti tramite dispositivi elettronici e digitali a disposizione anche presso la propria abitazione. Ciò comporta un maggiore sfruttamento delle reti internet la quale, durante i mesi di “lockdown” è stata sottoposta ad un notevole sovraccarico, dal momento che chi era costretto a restare a casa ha optato per varie forme di intrattenimento digitale (piattaforme di streaming, videogiochi, televisione e quant’altro, magari utilizzando più dispositivi contemporaneamente).

Come hanno reagito le reti al maggiore stress di marzo e aprile? Secondo i dati riportati dalla versione online di Repubblica, in un articolo pubblicato il 4 maggio scorso (primo giorno della cosiddetta “Fase 2”), il lockdown ha provocato un rallentamento delle connessioni quantificabile tra il 24% ed il 28%; nonostante il picco di traffico raggiunto nei mesi in cui le misure di contenimento dell’emergenza sanitaria erano più stringenti, non si è registrato alcun disservizio. A confermarlo vi sono anche il rapporto trimestrale di AGCom (l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni) e Idate.

Gli studi statistici mostrano come in Italia siano aumentati gli utenti della banda larga (il 55% del totale, secondo i rilevamenti di AGCom) mentre, nonostante il considerevole aumento di traffico, aumenta la velocità media su base annua (circa il 30%), così come la velocità di download (circa 10% in più). Naturalmente, l’aumento della velocità non è stato uniforme su tutto il territorio nazionale; alcune regioni hanno fatto registrare percentuali molto alte (rispetto ai primi mesi del 2019): tra queste primeggia la Campania, che ha quasi raddoppiato la velocità di download (passando da 35,34 mb/s a 64,9 mb/s); seguono, in questa particolare classifica, Lazio e Umbria, che fanno registrare un incremento del riscontro di poco superiore al 70% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Le uniche regioni a registrare un dato negativo sono la Sardegna (-2,21%), il Friuli Venezia-Giulia (- 24,69%) e la Valle d’Aosta (-63,75%).

Il rapporto AGCom conferma, inoltre, un aumento medio – in ogni regione – di circa il 10% del traffico, sia sul fisso che sul mobile. I dati mostrano quindi due tendenze, destinate con tutta probabilità a consolidarsi nei prossimi mesi: da un lato, vi è un aumento del traffico, dall’altro la rete si è stabilizzata, dimostrandosi in grado di reggere al sovraccarico scaturito dalle misure di lockdown.

Poiché lo smart working (e la didattica a distanza) rappresenteranno una ‘nuova’ normalità per molti mesi, e forse per il prossimo anno, avere a disposizione una connessione internet veloce è quanto mai importante. Poiché il mercato è molto ampio e la scelta particolarmente vasta, fare la scelta giusta non è facile: in tal senso, ci si può affidare a specifici tool online, come quello disponibile all’indirizzo https://www.salvaconto.it/, per effettuare un confronto tra le tariffe offerte dai vari operatori di settore, così da poter scegliere l’opzione migliore in relazione alle proprie esigenze e disponibilità di spesa.