Di che cosa si occupa il responsabile del servizio di prevenzione e protezione
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Di che cosa si occupa il responsabile del servizio di prevenzione e protezione

6 ottobre 2021 | 8:0


Gli RSPP devono fornire ai lavoratori informazioni precise a proposito dei rischi potenziali a cui sono esposti e delle relative misure di prevenzione che possono essere adottate.


Tra i vari obblighi che spettano a un datore di lavoro c’è anche quello di designare il responsabile del servizio di prevenzione e protezione, spesso indicato con la sigla RSPP. Per capire quali sono le mansioni che spettano a tale figura, ci siamo rivolti agli esperti di Progetto81, una realtà che propone corsi di formazione e aggiornamento RSPP.

Che cosa fa un RSPP?

Egli è tenuto a coordinare e gestire il servizio di prevenzione e protezione dai rischi. Ciò vuol dire, tra l’altro, identificare i fattori di rischio e suggerire dei programmi di formazione e informazione, ma anche prevedere delle misure di protezione e prevenzione per la salubrità e la sicurezza degli ambienti di lavoro. Inoltre, gli RSPP devono fornire ai lavoratori informazioni precise a proposito dei rischi potenziali a cui sono esposti e delle relative misure di prevenzione che possono essere adottate.

Come si designa il responsabile del servizio di prevenzione e protezione?

Questa mansione può essere svolta sia da un dipendente aziendale che da un consulente esterno. In alcuni casi previsti dalla normativa vigente, anche il datore di lavoro può diventare RSPP. Secondo quanto previsto dal D. Lgs. n. 81 del 2008 agli articoli 31 e 34, comunque, solo chi ha almeno il diploma di istruzione secondaria superiore può diventare RSPP.

In un’azienda quanti responsabili del servizio di prevenzione e protezione ci devono essere?

Per legge ci deve essere un solo RSPP per far sì che la politica aziendale in termini di igiene e sicurezza del lavoro sia effettiva ed efficace. Il riferimento normativo in materia è rappresentato dal decreto legislativo che abbiamo già citato in precedenza, secondo il quale ci può essere un RSPP solo per ciascun datore di lavoro. Se è vero che non può essere nominato più di un responsabile del servizio di prevenzione e protezione, comunque, è altrettanto vero che il suo compito può essere integrato da altri addetti al servizio di prevenzione e protezione, sempre nominati dal datore di lavoro.

Come si svolgono i corsi di formazione?

Questi corsi devono essere seguiti da un esame di verifica delle conoscenze acquisite e devono essere adeguati alle caratteristiche dei rischi delineati per le attività lavorative svolte e per il contesto. La formazione prevista per gli RSPP interni o esterni all’azienda è costituita da tre moduli: il modulo A da 28 ore, il modulo B da 48 ore e il modulo C da 24 ore, inoltre è previsto un aggiornamento ogni cinque anni di 40 ore. Se il ruolo di RSPP è ricoperto dal datore di lavoro, la formazione ha una durata variabile a seconda del livello di rischio che caratterizza l’azienda: è di 16 ore nel caso di un’azienda con rischio basso; di 32 ore nel caso di un’azienda con rischio medio; di 48 ore nel caso di un’azienda con rischio alto. Nei corsi si affrontano diverse tematiche, tra cui la protezione e la prevenzione dei rischi da stress lavoro-correlato e di natura ergonomica, le relazioni sindacali, le tecniche di comunicazione e la gestione delle attività di tipo amministrativo e tecnico.

Come si svolge il servizio di prevenzione e protezione?

Un RSPP ha diversi compiti da svolgere, a cominciare dalla definizione dei fattori di rischio e delle misure per la salubrità e la sicurezza dei luoghi di lavoro, ovviamente in conformità con quanto previsto dalle norme in vigore e con la valutazione dei rischi effettuata. Il responsabile, inoltre, deve elaborare le misure protettive e preventive più appropriate, così come i sistemi di controllo correlati, ma anche definire le procedure di sicurezza per le diverse attività aziendali. Ancora, egli è tenuto a prendere parte alle consultazioni sulla tutela della sicurezza e della salute sul lavoro, suggerendo anche programmi di formazione e informazione per i dipendenti.

Sono previste delle sanzioni nel caso in cui un RSPP venga meno alle proprie responsabilità?

No, in base al D. Lgs. n. 81 del 2008 non si applicano sanzioni, fermo restando che questa figura è co-responsabile, insieme con i dirigenti, i proposti e il datore di lavoro, di un eventuale infortunio che dovesse avvenire per colpa di una sottovalutazione dei rischi o della loro mancata segnalazione. Infatti, secondo l’articolo 40 del Codice Penale non c’è differenza fra causare un fatto e non impedire che avvenga.