Come funzionano i laser al diodo?
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Come funzionano i laser al diodo?

13 dicembre 2018 | 8:0


Ottenere la massima efficacia per un’epilazione permanente è possibile


Ottenere la massima efficacia per un’epilazione permanente è possibile, oggi, grazie alle tecnologie più avanzate, e in particolare per merito del laser al diodo, che funziona in virtù del meccanismo della fototermolisi selettiva. Tutto dipende, in sostanza, dall’energia luminosa che è generata dallo strumento da cui proviene il laser: essa viene catturata dalla melanina, per poi essere convertita in calore e andare ad agire sul bulbo pilifero, senza che la zona di pelle circostante venga compromessa in alcun modo. Il vero vantaggio che distingue questo trattamento rispetto ad altri sistemi consiste nel fatto che la sua energia non viene dispersa attraverso i tessuti circostanti: è solo il bulbo pilifero a essere selezionato.

Per chi è adatta l’epilazione al laser?

Non esistono fototipi che non siano adatti al laser al diodo, che dà risultati apprezzabili anche in presenza di pelo scuro: solo le persone di colore devono evitare tale trattamento, in quanto per loro sarebbe poco efficace. In assenza di contrasto tra la pelle e il pelo – come accade, per esempio, nei soggetti di fototipo VI – il trattamento non può essere messo in pratica. Attenzione anche a coloro che hanno un patrimonio pilifero biondo, rosso, grigio o bianco.

I vantaggi del laser

Grazie al laser al diodo può essere sfruttato un trattamento che si dimostra tanto rapido quanto facile, e soprattutto indolore. A seconda delle caratteristiche di ogni soggetto, le procedure possono essere personalizzate, anche in base alla durata, mentre non cambia l’iter di ogni seduta. Per prima cosa la zona che deve essere trattata viene detersa e pulita con cura; dopodiché il pelo viene accorciato (anche se ai clienti viene sempre raccomandato di intervenire in autonomia alcuni giorni prima della seduta). Per accorciare il pelo, viene usato un rasoio che si passa seguendo la direzione del pelo. Con l’aiuto di una matita bianca, poi, vengono coperte le macchie scure sulla pelle, ma anche i tatuaggi, i nevi e le efelidi.

Come si svolge una seduta

Quando tutte queste operazioni preparatorie sono state portate a termine, sulla cute viene applicato un po’ di gel, mentre il manipolo viene coperto con della pellicola trasparente. Ora il manipolo è pronto per essere passato sulla porzione di pelle su cui si intende intervenire: è necessario eseguire per non meno di tre volte un movimento di tipo rotatorio. Sia la persona che esegue il trattamento sia la persona che vi si sottopone sono tenute a indossare degli occhiali ad hoc per proteggersi gli occhi. Una volta che il gel è stato rimosso, sulla zona interessata viene applicato un prodotto lenitivo.

Perché il laser è permanente?

Questo tipo di epilazione garantisce risultati che possono durare molto a lungo nel tempo solo nel caso in cui si eseguano non meno di 6 sedute (in alcune circostanze si può arrivare fino ad 8: come detto, dipende tutto dalle caratteristiche della singola persona). In questo modo si ha la certezza di eliminare il patrimonio pilifero in base alle esigenze individuali. Tali sedute, comunque, da sole non sono sufficienti per un’efficacia perenne: una volta all’anno c’è comunque bisogno di effettuare una seduta cosiddetta di mantenimento. Anche in questo caso, la frequenza delle sedute di mantenimento può variare da persona a persona.

Ma quali sono le caratteristiche che influenzano il numero e la frequenza delle sedute? Molto dipende, ovviamente, dalla zona del corpo che deve essere depilata, ma altri fattori decisivi in questo senso sono le caratteristiche ormonali e l’età del soggetto. Anche il genere sessuale è una delle variabili in gioco.