Idrocele: tutto quello che è importante sapere
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Idrocele: tutto quello che è importante sapere

6 maggio 2022 | 8:0


Si tratta, in ogni caso, di un disturbo alquanto doloroso; come si può leggere sul sito AndreaCocci.com, esso è causa di arrossamento e di gonfiore allo scroto.


Un accumulo di liquido trasparente all’interno dello scroto dà vita a una patologia che prende il nome di idrocele al testicolo. Per capire di che cosa si tratta ci siamo rivolti al dottor Andrea Cocci.

L’accumulo di liquido

L’accumulo di liquido avviene nello spazio che si trova fra la tunica vaginale e il testicolo; la tunica vaginale è una membrana sierosa che si trova intorno al testicolo. L’idrocele al testicolo rappresenta un disturbo abbastanza frequente nei neonati, ma anche negli adulti che hanno superato i 40 anni di età. Proprio a seconda dell’età variano le cause scatenanti. Si tratta, in ogni caso, di un disturbo alquanto doloroso; come si può leggere sul sito AndreaCocci.com, esso è causa di arrossamento e di gonfiore allo scroto. Di conseguenza, il trattamento è variabile, e deve essere valutato di caso in caso per mezzo di esami obiettivi, test clinici e anamnesi.

Perché si forma l’idrocele al testicolo

La quantità di liquido chiaro e trasparente che in condizioni normali si trova fra la membrana e il testicolo è sempre limitata. Il compito di tale liquido è quello di garantire una funzione di protezione e, al tempo stesso, agevolare lo scivolamento dell’organo. La tunica vaginale produce e riassorbe in continuazione il liquido, la cui quantità non va mai oltre una specifica soglia. Il liquido, inoltre, non resta mai depositato per troppo tempo. Nel momento in cui l’accumulo del liquido è patologico, ne scaturiscono complicazioni e sintomi di vario genere. Come si è accennato, le cause scatenanti cambiano a seconda dell’età. Per esempio nei neonati a provocare l’idrocele al testicolo è la mancata chiusura del cosiddetto dotto peritoneo vaginale, che è quello che collega lo scroto con l’addome: si tratta di un canale grazie a cui i testicoli scendono all’interno della sacca scrotale e il liquido peritoneale finisce all’interno della sacca di alloggio nei testicoli.

L’idrocele negli uomini adulti

Per quel che riguarda gli uomini adulti, la situazione è differente. L’idrocele, infatti, può essere idiopatico, e ciò comparire per ragioni che non sono note o che non possono essere riconosciute. In altri casi le ragioni possono essere individuate in un tumore ai testicoli o nella ritenzione idrica che colpisce le gambe. Può anche essere che l’idrocele sia dovuto al fatto che il dotto peritoneo vaginale si è riaperto, oppure a una infiammazione dei testicoli che è avvenuta per colpa di una infezione (per esempio la sifilide o un’altra delle malattie sessualmente trasmissibili) o un trauma.

L’idrocele congenito

L’idrocele congenito si caratterizza per la chiusura incompleta o totalmente mancante del dotto peritoneo vaginale. Questa condizione nella maggior parte dei casi si sviluppa in corrispondenza del terzo mese di gravidanza, cioè nel momento in cui il testicolo si sviluppa dentro la cavità addominale. Il dotto peritoneo vaginale a partire dal settimo mese si sviluppa in direzione dello scroto, in modo che la discesa del testicolo venga accompagnata nel suo posizionamento definitivo. Conclusa la discesa, è necessario che il dotto si chiuda da solo e in maniera definitiva. Se ciò non succede, non solo i visceri addominali si estroflettono, ma accade anche che una certa quantità di liquido peritoneale passa dove non dovrebbe.

L’idrocele secondario e quello idiopatico

Si parla di idrocele secondario se i testicoli hanno patito una grave irritazione o un trauma molto forte. Situazioni di questo tipo, infatti, possono favorire una maggiore produzione di liquido e al tempo stesso un minor drenaggio di liquido a opera dei vasi linfatici. Infine, come detto in precedenza, si ha a che fare con un idrocele idiopatico se le cause sono ignote. Il sintomo più evidente è, comunque, un gonfiore testicolare molto importante, la cui gravità cambia in base alla ragione scatenante. Il dolore testicolare può essere accompagnato anche a difficoltà a camminare, sensazione di pressione alla base del pene, tumefazione inguinale e tumefazione del testicolo.

Il dottor Andrea Cocci: chi è e dove riceve

Specializzato in urologia e andrologia, il dottor Andrea Cocci riceve nei suoi studi di Milano, di Prato e di Firenze. Si occupa, tra l’altro, di tumore alla prostata e di ipertrofia prostatica, ma anche di prostatite, di infezioni urinarie, di malattie sessuali, di pene curvo, di disfunzione erettile e di frenulo breve. In ogni caso è sempre garanzia di affidabilità e alta professionalità.