Il nord della Sardegna: culla della cultura sarda
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Il nord della Sardegna: culla della cultura sarda

10 settembre 2022 | 8:0


Uno degli spostamenti che si verifica con maggiore frequenza da chi vuole raggiungere l’isola è quello da Civitavecchia a Porto Torres


La Sardegna è una delle mete estive preferite da famiglie e ragazzi. Per lungo tempo l’isola è stata apprezzata per due peculiarità su tutte: l’acqua cristallina da un lato e l’intrattenimento serale dall’altro. Se è vero che mare, spiagge e paesaggio sono tra i punti di maggiore interesse per i turisti, è sbagliato credere che la Sardegna si limiti ad offrire solo un soggiorno balneare, così come che l’isola sia solo vita notturna e discoteche, soprattutto nella parte settentrionale. Chi visita la Sardegna del nord lo fa spinto da interessi differenti, in primis la cultura. È qui che, infatti, si concentrano i luoghi di maggiore interesse storico e culturale dell’isola. Qui si stanno spostando non sono esperti, artisti, intellettuali, ma anche chi pratica un turismo culturale. È il turismo culturale ad avere registrato, negli ultimi periodi, un vero e proprio boom. Il modo più semplice per visitare la parte settentrionale dell’isola è approdare a Porto Torres, nell’area sassarese.

Vediamo, quindi, come raggiugere il porto e cosa vale la pena esplorare una volta toccato terra.

Da Civitavecchia a Porto Torres

Uno degli spostamenti che si verifica con maggiore frequenza da chi vuole raggiungere l’isola è quello da Civitavecchia a Porto Torres. Come anticipato è a Porto Torres che deve approdare chi ha intenzione di vivere il nord della Sardegna per qualche giorno. Prenotare uno dei traghetti Civitavecchia Porto Torres è semplicissimo, basta inserire poche ma dettagliate informazioni e si ottiene un confronto dei prezzi in base alle date scelte per l’arrivo e la partenza. Viaggiare in traghetto ha i suoi vantaggi: dal servizio bar, alla vista mozzafiato alla possibilità di portare con sé un mezzo di trasporto o i propri animali domestici.

Arzachena

Arzachena è una tappa imperdibile nell’esplorazione del nord sardo. Si tratta di un comune molto esteso, comprende, infatti, ben 80 chilometri di costa e include la Costa Smeralda. Quindi è prevedibile aspettarsi spiagge, calette e baie meravigliose in cui rilassarsi come mai prima di allora. Arzachena però è anche un piccolo centro culturale, da non perdere: la Chiesa di Santa Maria Maggiore, il Palazzo Municipale e il Museo Etnografico e Paleontologico, che conserva interessantissimi fossili e minerali. Arzachena è sede di noti siti archeologici: la Necropoli di Li Muri con la Tomba dei Giganti, il Complesso Nuragico di Malchittu e La Presgiona.

Nuraghe di Riu Mulinu

Il Nuraghe di Riu Mulinu è uno dei luoghi più apprezzati della Sardegna settentrionale. Si trova in una posizione panoramica sul golfo di Olbia. Fu costruito tra il 1200 e il 1300 avanti Cristo, è una fortificazione nuragica circolare e comprende: una grande muraglia, una torre, una scala e una fossa sacrificale. Nella fossa sono stati rinvenuti reperti che testimoniano il legame tra il nuraghe e gli antichi riti del culto dell’acqua.

Posada

Posada è uno dei comuni più antichi dell’isola. La cittadella ha conservato la sua struttura medievale, comprendente: il Castello della Fava, originario del XII secolo, e la Chiesa di Sant’Antonio Abate, risalente allo stesso secolo del castello. Tra i punti di interesse naturalistico, oltre le spiagge, si segnala il Parco di Tepilora.