Il 2019 si è rivelato l’anno per eccellenza degli influencer, ma la rete ha permesso anche ad un’altra categoria di naviganti di conquistare terreno. Parliamo dei cosiddetti “YouTuber”, ovvero coloro che registrano video che poi successivamente vengono pubblicati su YouTube, raggiungendo un numero di visualizzazioni stratosferico. In particolar modo sono diversi gli appassionati di gioco che in Italia hanno fatto fortuna proprio grazie all’intrattenimento che sono in grado di offrire su questo canale social.

Il loro successo è ascrivibile a svariati settori, ma per certi versi segue le stesse regole del marketing. Di certo non basta avere dimestichezza con la telecamera per registrare un video ottimale. È anzi innanzitutto indispensabile sapere a chi rivolgersi e soprattutto adeguare il proprio lessico al target che si vuole raggiungere. Questo significa che un appassionato di retrogaming proporrà dei video diversi rispetto ad altri che magari sono più concentrati sulle nuove proposte del mercato video ludico.

A ciò si aggiunga ovviamente un’incredibile passione che spinge colui che si appresta a parlare di giochi ad aver acquisito nel corso degli anni anche una certa competenza in materia. Ciò si evince soprattutto dal fatto che la ricchezza di questi contenuti multimediali sta proprio nel fatto di fornire informazioni interessanti all’utente. Quest’ultimo dopo averlo visionato può sfruttare al massimo le potenzialità di ogni gioco.

In poche parole i gamer su YouTube ci fanno cioè da guida, permettendoci di capire anche visivamente come affrontare determinati livelli e difficoltà. Per avere un’idea dell’importanza che le guide online rappresentano oggi per tutti noi, basti pensare in generale alla quantità di siti che offrono recensioni e informazioni su ogni tipo argomento. Nell’ambito dei giochi esistono anche portali dediti a svelare i trucchi delle slot online.

Oltre l’utilità del tutorial, vi è anche la predisposizione a saper interagire con l’utente, magari con un pizzico di ironia. In molti casi si coinvolge l’interlocutore con domande specifiche oppure lo si invita a commentare le varie situazioni presenti nel gioco, cercando di instaurare con lui un rapporto di complicità.

Insomma un gioco da ragazzi si potrebbe definire, tanto per resta in tema, ma la verità è che dietro l’apparenza c’è anche una certa tecnica comunicativa unita in molti casi ad un lavoro di montaggio ed editing.