Implantologia dentale: il metodo più innovativo e tecnologico per sostituire i denti mancanti
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Implantologia dentale: il metodo più innovativo e tecnologico per sostituire i denti mancanti

28 gennaio 2023 | 8:0


Innanzitutto, un impianto dentale non è altro che una vite in titanio progettata su misura per sostituire la radice del dente mancante.


Grazie all’implantologia dentale oggi è possibile inserire impianti dentali, sostituendo quindi radice e struttura del dente caduto o estratto, e correggere così la mancanza di denti. Nelle grandi città, i professionisti in materia sono molti, se infatti si cerca uno studio di implantologia Roma e dintorni si avranno numerose possibilità tra cui scegliere, valutando e selezionando quello che più si adatta alle proprie necessità.

Ma prima di tutto è bene sapere che cosa si intende perimpianto dentale” in modo da avere una maggiore consapevolezza del tipo di intervento che si potrebbe affrontare.

Come sostituire un dente con un impianto dentale

Innanzitutto, un impianto dentale non è altro che una vite in titanio progettata su misura per sostituire la radice del dente mancante. La vite viene inserita direttamente nell’osso, in quanto c’è biocompatibilità tra titanio e osso, in modo da coprire il “buco” del dente naturale estratto. L’impianto dentale però non è l’unica soluzione valutabile per sostituire un dente. Ci sono infatti anche:

  • La protesi dentale parziale rimovibile o ad appoggio mucoso, dato che effettivamente viene appoggiata sul tessuto molle del cavo orale;
  • Il ponte dentale su due denti contigui tramite cemento adesivo

Rispetto a queste due protesi l’impianto fornisce un maggiore supporto.

Quanto fa male un intervento di implantologia

Sfatiamo però un mito: chi si sottopone a un intervento di implantologia non prova dolore, perché il dentista prima di procedere con il trattamento anestetizza a livello locale l’area su cui intervenire mediante prodotti sviluppati appositamente per la chirurgia orale. Se un paziente dovesse però essere troppo ansioso si potrebbe anche valutare di somministrargli degli ansiolitici. Inoltre, qualora fosse necessario, si potrebbero prescrivere dei farmaci che vadano a controllare l’insorgenza del dolore post-operazione.

Cosa fare se non c’è osso a sufficienza

Che cosa succederebbe però se non ci fosse la quantità ossea necessaria per l’impianto dentale? In tal caso sarebbe necessario dover provvedere a un’operazione di rigenerazione ossea usando un materiale biocompatibile per far crescere e depositare nuovamente il tessuto osseo. Laddove, tuttavia, ciò non sia possibile arriva in soccorso la tecnologia. Negli ultimi anni infatti le nuove tecniche sviluppate hanno permesso di poter superare i limiti dell’implantologia tradizionale. Di cosa si tratta? Di due importanti novità:

  • Impianti a diametro ridotto, utilizzati soprattutto per i settori estetici;
  • Mini impianti, più corti rispetto ai tradizionali, che hanno bisogno di una piccola quantità ossea per posizionarsi. Sono perfetti pertanto da impiantare nei soggetti in cui manca l’osso.

Insomma, da un lato la tecnologia e dall’altra l’esperienza dei professionisti del settore permettono di superare alcuni limiti e risolvere i problemi partendo dalla radice dentale.

I possibili rischi di un intervento di implantologia dentale

Infine, occorre anche ricordare che quando si effettua un intervento di implantologia dentale il paziente non corre grossi rischi, eccetto il sanguinamento post-operatorio o il gonfiore, un leggero formicolio alla gengiva che potrebbe protrarsi anche per qualche settimana, dovuto fondamentalmente alla vicinanza dei nervi al punto in cui si è operato. Insomma, non si tratta ad ogni modo di niente che non sia curabile con appositi farmaci o con un pizzico di pazienza in più.