Internet, la connessione italiana è fra le più lente
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Internet, la connessione italiana è fra le più lente

28 agosto 2019 | 8:0


L’unica spiegazione che viene in mente è legata alle statistiche che vedono la televisione in cima alla lista nel rapporto sul consumo dell’informazione di Agcom


Nonostante gli sviluppi tecnologici e gli ingenti investimenti per estendere la fibra lungo la penisola, il nostro Paese ha guadagnato solo tre posizioni nella classifica mondiale della velocità delle connessioni web del mondo.

Per quanto riguarda il territorio europeo, la Svezia primeggia ed è seconda solo a Singapore, posizione meritata con 46 Mbps per la velocità di download che, comparati alla media di 15,1 megabit al secondo italiani non reggono certamente il confronto.

Perchè l’Italia non investe abbastanza?

L’unica spiegazione che viene in mente è legata alle statistiche che vedono la televisione in cima alla lista nel rapporto sul consumo dell’informazione di Agcom. Correva l’anno 2017 e Internet figurava persino dopo la radio. Dopo il web troviamo solo i quotidiani e lo stacco è netto: il 93,1% accende la tv quotidianamente mentre solo il 49,7% si connette a internet almeno una volta al giorno.

Un anno dopo Audiweb mostra una crescita interessante con una nuova indagine relativa proprio al mondo del web: gli utenti unici sono in aumento. Con 42,7 milioni la percentuale di popolazione (dai 2 anni in su) che si è collegata a internet è pari al 70,5% con un incremento delle ore giornaliere (3 a persona) che fa pensare a dei nuovi sviluppi nel settore. Lo attestano anche gli ultimi movimenti nel mondo dell’economia, che mostrano parecchio interesse da parte delle maggiori compagnie del settore delle comunicazioni, dagli operatori telefonici ai produttori di smartphone. Specialmente con l’avvento del 5G, gli investimenti crescono costantemente anche se la velocità non è ancora a una buona media, specialmente rispetto agli paesi non solo d’Europa, ma del resto del mondo.

I dati degli altri paesi europei

Sono diversi i paesi europei che hanno deciso di investire, primo fra tutti la Francia che ha battuto anche la Germania. Il nord è la parte che vanta la velocità maggiore: oltre alla Svezia, spiccano infatti Danimarca, Belgio, Finlandia, Lettonia, Svizzera ecc.
La Romania è il paese che ha lasciato tutti di stucco: la crescita è stata notevole comparata agli anni passati e con 38.6 megabits al secondo occupa il quinto posto nella classifica dei paesi con la banda larga maggiore. In Europa è seconda solo a Svezia, Danimarca e Norvegia.

Uno dei dati più inaspettati riguarda paesi tecnologici come Stati Uniti e Giappone, dove non mancano paesi o città con connessioni sorprendenti, ma la velocità non è ancora estesa a tutto il territorio e queste lacune si notano anche nella classifica globale della Ookla. La rinomata azienda di speed test traccia ogni luogo, anche quello più remoto, fornendo dei numeri molto interessanti per gli investitori.

Sebbene proprio il Vecchio Continente possa vantare la più alta concentrazione di paesi con banda larga veloce o molto veloce, occupando una posizione nella prima metà della classifica, su 50 posti nel mondo l’Italia è 43esima e solo Malta, Grecia e Cipro offrono una connessione peggiore.
Il Bel paese deve sicuramente valutare la possibilità di investire e crescere, cercando di guadagnare qualche posizione per offrire un servizio migliore ai propri cittadini e dimostrarsi aperto all’innovazione tecnologica.

Le aziende straniere sembrano essere interessata all’Italia, come dimostrano gli investimenti da parte delle compagnie più grandi, prima fra tutte Huawei. Solo una settimana fala società cinese ha annunciato che il budget previsto sarà di oltre 3,1 miliardi, numeri da capogiro che porteranno centinaia e centinaia di posti di lavoro.

Già nel 2017 il Mise ha dimostrato un’apertura nei confronti dell’evoluzione legata alla tecnologia di quinta generazione e le prime proposte progettuali sono state presentate dalle maggiori compagnie telefoniche, in particolare da Vodafone e TIM. L’evoluzione del 5G in Italia è tutta da vedere ma non ci sono dubbi che gli sviluppi in vista sono più che interessanti e aiuteranno a incentivare una crescita su più fronti, non solo quello tecnologico.