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La storia del teatro napoletano

a storia del teatro napoletano ha inizio nel XIX secolo con una delle maschere italiane più popolari di sempre: Pulcinella

Il teatro napoletano è una delle più grandi espressioni della cultura di Napoli. In questo post vedremo insieme un approfondimento al riguardo.

In generale si distinguono quattro grandi fasi nella storia del teatro napoletano: la prima ha radici antichissime, nel XIX secolo, e vede come protagonista Pulcinella.

La seconda va dall’Ottocento agli inizi del Novecento con il fortunato esordio del commediografo Eduardo Scarpetta.

Le ultime due fasi, più vicine ai giorni nostri, rappresentano gli anni ’50 e ‘60 e vedono come attori di spicco Eduardo De Filippo e Totò.

Ma andiamo a vedere nello specifico le tre fasi più famose del teatro partenopeo.

La maschera di Pulcinella

La storia del teatro napoletano ha inizio nel XIX secolo con una delle maschere italiane più popolari di sempre: Pulcinella. Le sue caratteristiche sono ben precise: ha la gobba, il naso a uncino, è vestito con un grande grembiule bianco e indossa una mezza maschera nera. Pulcinella è un personaggio pasticcione, allegro, povero e affamato, in grado di cavarsela in qualsiasi situazione, cantando canzoni e suonando il mandolino. A tratti è anche sciocco e anti istituzionale. Ecco perché, secondo molti studiosi, Pulcinella potrebbe risalire al genere atellano del IV secolo e in particolare a Maccus, il mangione sciocco.

Le opere di Eduardo Scarpetta

Il padre del teatro napoletano è senza dubbio Eduardo Scarpetta. Siamo tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento, in una Napoli pervasa da una comicità sana e leggera.

Scarpetta è stato autore di oltre 150 opere teatrali. Tuttavia, il numero esatto delle sue commedie è incerto, dato che molti dei suoi lavori non sono stati pubblicati.

I migliori spettacoli teatrali di Scarpetta sono:

  • Feliciello e feliciella
  • Miseria e nobiltà
  • La collana d’oro
  • O miedeco d’e pazze
  • L’albergo del silenzio

Le opere di Eduardo De Filippo

Impossibile parlare della storia del teatro napoletano senza menzionare Eduardo De Filippo, figlio d’arte di Eduardo Scarpetta e Luisa De Filippo.

Attore, autore, regista, direttore ed ancora precursore del neorealismo italiano. Un riferimento indiscutibile sia nel teatro cosi come nel cinema italiano, soprattutto per registi illustri dal calibro di Rossellini – con cui ha collaborato spesso – Fellini e Pasolini.

Tra le più importanti opere teatrali di Eduardo De Filippo ricordiamo:

  • Filumena Marturano
  • Napoli milionaria
  • La grande magia
  • Questi fantasmi

Il contributo di Totò

Anche Totò ha dato un valido contributo nella storia del teatro napoletano. L’attore ha conquistato il pubblico con il suo atteggiamento farsesco, comico e bizzarro, fino a guadagnarsi il titolo di principe della risata. Tutt’oggi il suo personaggio è un’icona del teatro e del cinema italiano.

La sua prima apparizione in teatro risale al 1928 a Padova, con Madama follia. Seguiranno tantissime altre rappresentazioni teatrali di Totò (circa 40), tra cui:

  • Santarellina
  • I tre moschettieri
  • La Vergine di Budda
  • Miseria e nobiltà
  • Al pappagallo
  • Ridi che ti passa
  • La banda delle gialle
  • La mummia vivente
  • Belle o brutte mi piaccion tutte
  • L’ultimo Tarzan
  • Fra moglie e marito la suocera e il dito

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