Lavoro: quali vantaggi dello smart working e com’è regolato?
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Lavoro: quali vantaggi dello smart working e com’è regolato?

19 maggio 2022 | 8:0


Per via di alcuni interessanti dati, infatti, lo smart working ha dimostrato diversi vantaggi sia livello di produttività che di soddisfazione del dipendente, diventando un valido aiuto per tutti i datori di lavoro


La pandemia da Covid-19 ha introdotto anche nel nostro Paese il cosiddetto smart working, tradotto a volte impropriamente come lavoro agile, aprendo a quella che oggi si può definire una vera e propria rivoluzione. Per via di alcuni interessanti dati, infatti, lo smart working ha dimostrato diversi vantaggi sia livello di produttività che di soddisfazione del dipendente, diventando un valido aiuto per tutti i datori di lavoro che hanno intenzione di digitalizzare la propria azienda aumentando al contempo la soddisfazione dei dipendenti senza però ridurre quelli che sono gli obiettivi di fatturato e la produzione in linea generale. Lo smart working è solo uno degli strumenti che hanno le aziende per migliorare la motivazione dei collaboratori; realtà come Sodexo Benefits & Rewards Services si occupano da anni della creazione di piani di welfare personalizzabili in grado di incentivare e diffondere il benessere in aziende di ogni tipo.

Il ricorso allo smart working nel 2021 da parte delle aziende italiane

Sebbene inizialmente osteggiato – situazione sicuramente non nuova in Italia – e in apparente decadenza per via del lento ma costante ritorno presso il luogo di lavoro fisico, i vantaggi dello smart working sono tali da permettere una sua permanenza anche quando si potrà tornare completamente al lavoro in presenza. In tal senso, secondo alcuni dati pubblicati in rete, le grandi aziende terranno lo smart working come modalità di lavoro per almeno 89%, mentre la PA deciderà di tenerlo per almeno il 62%.

Questa affermazione è supportata dal fatto che almeno il 55% delle grandi aziende e il 25% di tutte le Pubbliche amministrazioni stanno pesantemente investendo in strutture e spazi da dedicare allo smart working. I lavoratori, infine, stanno raccogliendo positivamente questo cambiamento: rispetto al periodo di settembre 2021, il numero degli smart worker si è attesta a 4,07 milioni di persone: un aumento cospicuo e interessante di fronte a cui non si può fare finta di niente.

Come viene regolato lo smart working?

La normativa smart working è cambiata dal giorno 1 aprile 2022, rendendo di fatto possibile per l’azienda che lo ritenga utile prorogare il lavoro agile per tutti i dipendenti fino al 30 giugno dello stesso anno nonostante la scadenza dello stato di emergenza. Sebbene rispetto agli accordi e alle discussioni intavolate dal Governo si sarebbe dovuti tornare alla procedura ordinaria per l’instaurazione del rapporto di lavoro a distanza, con una norma ad hoc l’Esecutivo ha stabilito che fino alla data individuata precedentemente, il rapporto di lavoro agile potrà essere stipulato anche in maniera semplificata, senza quindi fare ricordo agli accordi individuali con il lavoratore.

Per quanto riguarda invece i dipendenti della Pubblica Amministrazione o altre realtà ad essa equiparate, il rapporto di lavoro a distanza può instaurarsi solamente se previsto nel contratto stipulato dal lavoratore in sede di assunzione individuale. In questo senso, il lavoro così individuato può svolgersi senza alcun limite massimo di giorni in smart working.

I vantaggi dello smart working sui dipendenti

Il nodo fondamentale che agita i datori di lavoro è quello che porta all’analisi degli aspetti relativi allo smart working,i pro e contro per l’azienda, per i lavoratori e per la produttività. I primi, secondo Sodexo, sono molto più elevati dei secondi. I vantaggi dello smart working sulla motivazione danno, a loro volta, tutta una spunta positiva su quello che è lo svolgimento delle attività. Digitalizzando e rendendo dinamico l’espletamento delle varie mansioni dei lavoratori, infatti, è possibile creare delle strategie aziendali in grado di aumentare l’integrazione degli spazi e le capacità dei lavoratori di delegare i compiti, aumentando la fiducia reciproca e il senso di responsabilità.

Inoltre, lavorare da casa permette ai lavoratori di abbattere i costi degli spostamenti, riuscendo inoltre a ridurre lo stress e l’ansia, con una migliore balance di work che stimola la persona a fare di più sia sul lavoro che nei rapporti umani.