Più di 8 milioni gli italiani che hanno pensato alla previdenza integrativa, fa anche per te?
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Più di 8 milioni gli italiani che hanno pensato alla previdenza integrativa, fa anche per te?

26 febbraio 2019 | 9:8


Previdenza integrativa: di cosa si tratta?


In Italia sempre più lavoratori aderiscono alla previdenza integrativa. Si pensi che nel 2016 già 7,8 milioni vi erano iscritti; a oggi, gli italiani iscritti sono più di 8 milioni e il dato risulta ancora in crescita. Ma di cosa si tratta?

La previdenza integrativa non è altro che una forma di risparmio cui il lavoratore (sia esso dipendente o autonomo), durante gli anni di servizio, decide autonomamente di aderire al fine di ottenere, al momento della pensione, una somma di denaro aggiuntiva rispetto a quella normalmente erogata dall’Inps.

L’obiettivo ultimo è quello di garantirsi, anche durante la pensione, uno stile di vita in linea con quello mantenuto durante gli anni di lavoro. A oggi, infatti, oltre il 60% delle pensioni risulta al di sotto di 750 euro, una cifra che per molti è insufficiente.

Non solo, l’adesione ai cosiddetti fondi pensione, può avvenire anche per coloro che desiderano investire parte del proprio stipendio in investimenti sicuri di cui potere giovare raggiunta l’età pensionabile. Inoltre, l’adesione alla previdenza integrativa comporta numerosi vantaggi fiscali.

In sintesi, iscriversi alla previdenza integrativa comporta un duplice vantaggio: garantirsi una quota aggiuntiva alla pensione e godere di svariati vantaggi fiscali.

Come anticipato, la previdenza integrativa è concretizzata attraverso i cosiddetti fondi pensione. Questi sono creati da differenti istituti come banche, compagnie assicurative, società di gestione del risparmio, società fiduciarie, imprese di investimento e società di intermediazione mobiliare e sono di tre differenti tipologie: aperti, chiusi e PIP (piani individuali pensionistici). Al fine di garantire la massima trasparenza e il buon funzionamento di tali fondi, lo Stato Italiano ha istituito la cosiddetta COVIP, ossia la Commissione di vigilanza sui fondi pensione.

Per ciò che concerne i vantaggi fiscali, questi riguardano il versamento dei contributi, i rendimenti e l’erogazione della pensione integrativa (anticipazione per spese sanitarie o per l’acquisto/ristrutturazione della prima casa ma anche riscatto totale e parziale). In generale, si tratta di tassazione agevolata con aliquote inferiori rispetto ad altre tipologie di investimenti.

Chi può iscriversi alla previdenza integrativa?

Qualsiasi lavoratore può aderire a un fondo pensione, autonomi, dipendenti, pubblici e privati ma anche liberi professionisti e soci di cooperative. Infatti, non vi sono vincoli in termini di reddito. Tuttavia, è necessario che non siano previsti fondi aziendali, di categoria o di settore.
L’intero processo è gestito autonomamente dal lavoratore e non sono previste contribuzioni statali oltre alle agevolazioni fiscali.

Finanziamenti del fondo pensione: come si costituiscono?

La fonte del finanziamento del fondo pensione cui si aderisce è differente in base a chi vi si iscrive. Infatti, per i lavoratori dipendenti questi sono:

  • Il contributo del lavoratore;
  • Il contributo del datore di lavoro;
  • Il versamento del TFR.

Per i lavoratori autonomi, invece, l’unica fonte di finanziamento è il contributo autonomo degli stessi.

Quali sono i vantaggi fiscali della previdenza integrativa

Come accennato, l’adesione a un fondo pensione comporta una serie di vantaggi fiscali. In particolare sono:

  • La deducibilità dei contributi versati dal reddito IRPEF fino a 5.164,57 euro annui;
  • Tassazione con aliquota al 20% sui rendimenti (anziché il valore di aliquota al 26% come per altre tipologie);
  • Aliquota agevolata sulla pensione integrativa.

Come capire se la previdenza complementare fa al caso proprio

Quando si pensa di aderire a un fondo pensione, il primo dubbio riguarda indubbiamente la possibilità che questo possa non fare al caso proprio. Tuttavia, come accennato, è possibile iscriversi per qualunque tipologia di lavoratore. Ciò che differenzia è la fonte di finanziamento.

A oggi, questa tipologia di investimenti è indicata per i giovani, che presumibilmente riceveranno una pensione molto bassa e per quei lavoratori che, avvicinandosi all’età pensionabile e avendo i requisiti per accedervi, ritengono insufficiente il valore che, date le recenti riforme, acquisterebbe la propria pensione a livello economico.

Inoltre, un altro aspetto fondamentale del piano di previdenza integrativa o complementare è la gestione dei propri guadagni e la possibilità di maturare degli interessi o rendite passive dagli investimenti. Questi ultimi, infatti, costituiscono la base della rendita sulle pensioni integrative.

Versando periodicamente una piccola quota, il lavoratore potrà assicurarsi un guadagno a livello di rendita utile a costituire la propria quota del fondo pensionistico integrativo (la quale si aggiungerà alla pensione standard).

Sostanzialmente, il vantaggio di aderire a un fondo di previdenza integrativa è quello di delegare la gestione di una parte del proprio patrimonio al fine di ottenerne una rendita futura. Non solo, aderendovi, il lavoratore otterrà dei sostanziali sgravi fiscali (tenendo in considerazione la deducibilità dei contributi versati, le imposte agevolate sui rendimenti ecc…) che permetteranno di ottenere un risparmio calcolato intorno al 6%.

Perché 8 milioni di italiani hanno aderito a un fondo pensionistico integrativo? Le dieci motivazioni per capire quali sono i vantaggi principali della previdenza complementare

Fatte le doverose considerazioni in materia e analizzate le caratteristiche tecniche di questa tipologia di pensione, è importante capire quali siano effettivamente le motivazioni che spingono molti lavoratori ad aderirvi.

In generale, i vantaggi che hanno per i quali più di 8 milioni di italiani hanno aderito al fondo pensionistico integrativo sono:

  • Delegare a esperti del settore la gestione di una parte del proprio capitale;
  • Possibilità di ottenere una quota di integrazione al valore della pensione standard;
  • Assenza di limitazioni in base al reddito per l’adesione;
  • Possibilità per tutti i lavoratori di aderire;
  • Vantaggi per i giovani per costruire un fondo pensione economicamente importante e far fronte alle numerose riforme attuate in questo campo;
  • Possibilità per i lavoratori in età pensionabile o con i requisiti per andare in pensione di aumentare il valore economico della propria pensione;
  • Possibilità di dedurre i contributi versati al fine della dichiarazione per l’imposta IRPEF;
  • Imposte agevolate sui rendimenti derivati dagli investimenti attuati aderendo al fondo pensionistico integrativo;
  • Mantenere uno stile di vita in linea con quello attuato durante gli anni di lavoro (come dipendente o libero professionista);
  • Costituire una base economica solida per il proprio futuro e quello della propria famiglia.